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L'ordine delle cose

Regia: 
Andrea Segre
Paese di produzione: 
Italia Francia Tunisia
Anno: 
2017
Durata: 
112
Interpreti principali: 
Paolo Pierobon, Valentina Carnelutti, Giuseppe Battiston, Olivier Rabourdin, Yusra Warsama, Fabrizio Ferracane, Roberto Citran, Fausto Russo Alesi, Hossein Taheri
Sinossi: 

Un film che colpisce per la capacità del regista di prevedere e portare in scena, due anni fa, (quando ha iniziato a lavorarci) una realtà che oggi è sotto gli occhi di tutti: Corrado è un alto funzionario del Ministero degli Interni italiano specializzato in missioni internazionali contro l’immigrazione irregolare. Il Governo italiano lo sceglie per affrontare una delle spine nel fianco delle frontiere europee: i viaggi illegali dalla Libia verso l’Italia. La missione di Corrado è molto complessa, la Libia post- Gheddafi è attraversata da profonde tensioni interne e mettere insieme la realtà libica con gli interessi italiani ed europei sembra impossibile. Corrado, insieme a colleghi italiani e francesi, si muove tra stanze del potere, porti e centri di detenzione per migranti. La sua tensione è alta, ma lo diventa ancor di più quando infrange una delle principali regole di autodifesa di chi lavora al contrasto dell’immigrazione, mai conoscere nessun migrante, considerarli solo numeri. Corrado, invece, incontra Swada, una donna somala che sta cercando di scappare dalla detenzione libica e di attraversare il mare per raggiungere il marito in Europa. Come tenere insieme la legge di Stato e l’istinto umano di aiutare qualcuno in difficoltà? Corrado prova a cercare una risposta nella sua vita privata, ma la sua crisi diventa sempre più intensa e si insinua pericolosa nell’ordine delle cose. Non sveliamo il finale, tuttavia ci sentiamo di commentare che Segre, con questo suo film, racconta davvero l'ordine delle cose, sarà lo spettatore a decidere, in cuor suo, se questo ordine gli/le sta bene oppure no. Un film che, senza puntare il dito, fa riflettere profondamente sullo statu quo.