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Aden Sheikh, Mohamed

Laureatosi a Roma e specializzato a Bologna, ha esercitato la professione di medico in  Somalia dove ha intrapreso la carriera politica. Nominato più volte ministro (della Sanità, dell'Informazione, della Cultura), per il proprio dissenso verso quello che era ormai diventato un dittatore, Siad Barre, fu arrestato nel 1975 e poi  di nuovo nel 1982 e tenuto nel più totale isolamento, per sei anni. Solo l'intervento internazionale di Amnesty lo porta al processo, al proscioglimento dalle accuse e ad un anno di arresti domiciliari. Nel 1989 tornò in libertà e per ragioni di salute venne in Italia poco prima che cominciasse la guerra civile che gli impedì di rientrare. Qui aveva raggiunto i figli che erano stati mandati dai parenti in Italia a studiare per proteggerli quando il padre era in prigione. Conosciamo per le sue opere la figlia maggiore Kaha (http://www.ilgiocodeglispecchi.org/libri/autore/aden-kaha-mohamed). In Italia ha vissuto a Torino, dove ha esercitato come medico, partecipato alla vita politica come consigliere comunale, mentre si occupava sempre della Somalia collaborando alle iniziative internazionali per la riconciliazione nel paese, oltre che con il Centro Piemontese di Studi Africani e l’associazione Soomaaliya.
È morto nel 2010, ricordato con rispetto e rimpianto nei suoi due paesi.

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