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Un appello non appello

Un appello non appello

di Maria Rosa Mura

Questo è un appello non appello. Chiamo a raccolta le persone che condividono quanto vi dico, ma senza chiedervi di firmare nulla o di prendere impegni che non siano tra voi e voi davanti ad uno specchio.

Sono esausta per gli appelli che mi arrivano, molti assolutamente condivisibili: che faccio? passo le giornate a firmare e rilanciare? e il destinatario che ne farà? spesso è proprio a lui e alla sua cerchia che la mia età nega la fiducia.

Non voglio che venga istituita una giornata della memoria dei migranti morti in mare, voglio che smettano di morire. 

 

Non posso più aspettare soluzioni dall'alto, in alto sembrano solo in grado di peggiorare e ingarbugliare e far esplodere conflitti. Da sola faccio meno che niente: due consigli di lettura? leggete chi è Daniel e cosa ha vissuto Feven, venite a conoscere questo brillante medico italo togolese e questa effervescente italo etiope; andiamo a conoscere i profughi ospitati a Miola e a sentire quanto possono fare per questa Italia vecchia e paurosa.

Troppo lento, il mondo sarà esploso e io qui a cercare di far pensare ridendo con Almanya e a emozionare con Miracolo a Le Havre.

Farò salti pindarici, ma per me tutto si lega: la lotta alle criminalità mafiose che impegna molti concittadini è lotta a chi profitta del ‘proibizionismo’ per lucrare su migranti, in viaggio e in arrivo; la lotta degli ecologisti, di chi ci richiama a stili di vita semplici e non consumisti è lotta contro chi si accaparra risorse, devasta ambienti, provoca conflitti, distruzioni e fughe conseguenti. Chi vuole la pace cerca di capire situazioni intricate, nel resto del mondo, in Europa ed in Italia e avvia piccole soluzioni per quel che può o spesso va a rischiare la vita.

C'è un tale legame tra fatti apparentemente lontani che certo non trascuriamo l'Italia e gli  italiani, come dice qualcuno, se ci occupiamo di chi bussa alla porta, anzi, diamo all'Italia una chance prendendoci cura di queste nuove forze.

Ecco, una richiesta la faccio: facciamo massa critica. Ognuno fa quel che può, che sa fare meglio, ma ce lo diciamo, ce lo scambiamo, ne diffondiamo il più possibile la conoscenza: da una piccola azione ne possono nascere altre, servire da esempio e da apripista.

Soprattutto diventiamo un popolo. Un popolo italiano che non accetta la disumanità del mondo attuale.

Dobbiamo riuscire a farci sentire. Tanti e tanti  lavorano e molto e bene, conoscono i problemi e ne intravvedono soluzioni possibili. Il giornalista ci dà fatti e cifre reali e smonta le menzogne; il giurista cerca vie legislative per garantire possibilità di ingresso in Italia e in Europa rispettose degli esseri umani; l'opinionista politico analizza gli avvenimenti e prospetta soluzioni; l'avvocato informa e  sostiene le denunce di iniquità; il poliziotto discerne tra un criminale e una brava persona; il credente non si lascia intrappolare nella menzogna della guerra di civiltà; il politico riafferma la dignità della Costituzione e l'esigenza di avere una politica europea degna della sua storia migliore…

Basta poco, ognuno il suo e così diventa meno sola la giovane donna della Fondazione Langer che alla stazione di Bolzano ha affrontato tutto quel dolore, uomini donne bambini in fuga, che si illudono di poter prendere un treno per raggiungere una loro meta. Le si affiancano concittadini e politici.

C'è un popolo italiano ben diverso da quello che schiera militari alla frontiera e cannoneggia chi vuole entrare, che fabbrica dittatori e li foraggia per fare il lavoro sporco lontano dai nostri  occhi.

Facciamolo sentire di più questo popolo, isoliamo nella riprovazione sociale convinta chi lancia messaggi a vanvera, bellicosi e belluini.

 

Da: UnPassantePerTrento @TomTomGB

70 anni fa giovanissimi e padri di famiglia salivano in montagna, fiori di donne rischiavano peggio che la vita: è ora di salire anche per noi. E ognuno decide, da solo.

Senza aspettare rivolgimenti politici che non verranno regalati, né in Italia né in Europa nè nel mondo.

Per quel che può, tenendosi ben collegato agli altri che, anche se da posizioni diverse, mirano agli stessi obiettivi.

Pulisce la soglia di casa per pulire il mondo. E lo fa sapere, possono essere ottime soluzioni applicabili altrove, possono essere informazioni essenziali.

Se volete rispondere, sono su facebook, e ho cambiato immagine.

Thalassa! Thalassa!  il mare come felicità di un arrivo.