Tu sei qui

Se ti chiami Mohamed

Autore: 
Jérôme Ruillier
Editore: 
Editrice Il Sirente
Luogo di edizione: 
Fagnano Alto (AQ)
Anno: 
2015
Traduzione a cura di: 
Ilaria Vitali

Molti mezzi diversi per raccontare l'immigrazione fedelmente, nei suoi dettagli, attraverso gli occhi e le voci di persone reali: il documentario d'inchiesta, il libro, ora il fumetto.
Yamina Benguigui, cineasta francese di origine algerine, donna impegnata tanto da entrare poi anche in politica e divenire ministro, aveva realizzato nel 1998 tre documentari di 52', frutto di tre anni di inchiesta, sei mesi di riprese e nove di montaggio.
http://www.yaminabenguigui.fr/dossiers/les-documentaires.html
Questo suo lavoro era diventato poi un libro di vasto successo. Andava al cuore dell'immigrazione maghrebina in Francia dagli anni Cinquanta ad oggi, suddividendola in tre parti: "la storia dei padri, delle madri, dei figli, la storia di mio padre, di mia madre. La mia storia."
Jérôme Ruillier, con un tratto in bianco nero semplice e un po' triste, con largo spazio lasciato alle interviste, ha trasposto l'inchiesta di Yamina Benguigui dandole nuova vita ed ha ottenuto con questo suo lavoro il dBD Award 2012 per il miglior fumetto reportage.
Operazione quanto mai utile dati i temi sempre attuali che vengono trattati e la loro valenza universale nel delineare la vita degli immigrati e dei loro figli, i rapporti con il paese d'origine e con quello in cui vivono.
Estranei i figli e del tutto inconsapevoli del vissuto, dei sogni, delle sofferenze dei genitori e tuttavia eredi dell'una e dell'altra cultura. A loro è dedicata la collana che questo volume inaugura: “Altriarabi migrante” è figlia della collana nata nel 2008 "Altriarabi", e nasce per raccogliere opere di autori giovani, europei con origini arabe, come spiega Chiarastella Campanelli dell’Editrice il Sirente che la pubblica.
"Se ti chiami Mohamed" è edito con il patrocinio di Amnesty International Italia: "Questi ritratti sensibili di diverse generazioni sono una memoria delle gioie e delle sofferenze che incontrano ancora oggi gli immigrati. Un'eredità fondamentale per i diritti dei migranti."