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La strada del successo

Regia: 
Angelo Signorelli, Sergio Visinoni
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2007
Durata: 
85
Locandina: 
Sinossi: 

Tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta il Canada è stato per moltissimi italiani l’occasione della vita. Un territorio immenso e pochissimo popolato, un’economia in grande espansione, un bisogno enorme di mano d’opera. Il Grande Paese si stava formando, un nuovo sogno “americano” diventava per molti realtà. Tanti hanno fatto fortuna, molti hanno trovato benessere e prosperità. Con il loro lavoro, fatto spesso di fatica e forza di volontà, hanno contribuito tutti alla costruzione del Canada moderno.

Adisa o la storia dei mille anni

Regia: 
Massimo Domenico D'Orzi
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2004
Durata: 
80
Locandina: 
Sinossi: 

Adisa è una bambina ma fa parte di quel popolo dei rom ancora oggi misterioso e sconosciuto ai più.
Il documentario, nato per documentare la vita, la storia, la cultura del popolo rom all'interno delle comunità della Bosnia Erzegovina, un paese in cui le ferite della guerra sono ancora aperte, riesce a cogliere la dimensione più profonda e misteriosa che è la vera essenza di quel popolo e della sua cultura, lasciando ai rom il diritto di testimoniare la propria presenza nella Storia.

Il passaggio della linea

Regia: 
Pietro Marcello
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2007
Durata: 
60
Locandina: 
Sinossi: 

Il passaggio della linea è un ‘viaggio’ lungo l’Italia cadenzato dal ritmo dei treni espressi a lunga percorrenza, da tempo abbandonati ad un destino di lento degrado, che attraversano la penisola da sud a nord e viceversa, in un percorso che va dalla notte al mattino. Una carrellata di paesaggi, architetture, volti, dialetti e voci, vite che si mescolano in un corpo unico a bordo dei treni.
All’interno degli scompartimenti spogli si intrecciano le vite di passeggeri che spesso parlano lingue diverse e portano con sé storie lontane.

Solo silenzio

Regia: 
Massimo Manincor, Sara Perugini, Luigi Tonezzer
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2006
Durata: 
15
Sinossi: 

“Il cinema è molto importante per noi. Significa essere vivi”: Razi e Sohelia Mohebi hanno una piccola casa di produzione cinematografica in Afghanistan. Non è facile, nei loro lavori, parlare della vita e delle difficoltà del loro paese: subiscono ripetutamente delle minacce e un giorno Razi viene addirittura rapito e picchiato. Durante la realizzazione di un film-documentario sull’uccisione di tre giornaliste arrivano in Italia, ospiti del Religion Today Filmfestival. È la loro fortuna: in quei giorni la loro casa di produzione viene chiusa ed essendo troppo pericoloso ritornare in Afghanistan, si trovano a dover ricominciare una nuova vita a Trento.

Venticinque sul filo

Regia: 
Alberto Valtellina e Sergio Visinoni
Paese di produzione: 
Italia
Anno: 
2008
Locandina: 
Sinossi: 

Venticinque sul filo è un documentario prodotto dal Centro Studi Valle Imagna e realizzato da Lab 80 film nell’ambito della terza fase del progetto di ricerca sull’emigrazione bergamasca in Europa e nel Mondo. Il film, scritto e diretto da Alberto Valtellina e Sergio Visinoni, è ambientato in Belgio, a Seraing, nei dintorni di Liegi. E’ qui che migliaia di Italiani hanno contribuito alla Ricostruzione dell’Europa sulle macerie della Seconda Guerra Mondiale, lavorando nelle fabbriche e soprattutto nelle miniere di carbone.
Il film segue diversi momenti della vita di alcuni connazionali, la macchina da presa si muove a fianco dei protagonisti che raccontano frammenti delle loro storie individuali e allo stesso tempo parlano del presente e dei cambiamenti dovuti alle nuove strategie industriali e alla chiusura dei luoghi di lavoro che li avevano portati a lasciare il loro paese d’origine.
La ricerca privilegia gli aspetti quotidiani che riguardano la vita delle singole persone e della collettività, dando spazio anche alle più piccole sfumature, ai gesti e alle emozioni, alle parole e ai silenzi, indizi solo apparentemente di poco conto, ma che in realtà rivelano sentimenti e aspettative.
I protagonisti sono uomini semplici, assolutamente consapevoli di quello che hanno vissuto e di quello che è oggi la loro realtà, per nulla inclini alla nostalgia e alla rivendicazione.
Al di là di quanto ci si potrebbe attendere, la scelta di emigrare si manifesta non solo come motivata dalla necessità ma anche come atto di libertà. Anche l’integrazione non è un dato acquisito ed è vissuta in modi diversi: per qualcuno il filo che lo legava alla famiglia e all’Italia è diventato molto sottile o si è addirittura spezzato, per altri il paese d’origine è come qualcosa a cui rimanere fedeli ma che non suscita il desiderio di tornare. E c’è qualcuno che si sente straniero da tutto.
Qui il trailer: http://vimeo.com/3814731

CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO? persone, libri, numeri

CICLO RADIOFONICO DI 13 PUNTATE, DAL 13 OTTOBRE AL 25 DICEMBRE, OGNI MERCOLEDì ORE 15, FREQUENZE REGIONALI RADIO RAI DUE

L'ORA DEL GIOCO

L'Ora del Gioco.
Il 12 ottobre alla Libreria Drake, dalle 17.30 incontro finale del corso 'Conoscere lo straniero': letture e presentazioni degli ospiti della settimana Squadra Vincente. Dal singolo alla comunità, 5-10 novembre.

CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO? persone, libri, numeri

La paura è necessaria alla sopravvivenza, abbiamo paura di tutto ciò che ci è estraneo come forma di difesa da un possibile pericolo. Erodoto, Plinio, in generale il Medioevo, hanno visto mostri là dove non conoscevano e non capivano.

CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO? persone, libri, numeri

La paura è necessaria alla sopravvivenza, abbiamo paura di tutto ciò che ci è estraneo come forma di difesa da un possibile pericolo. Erodoto, Plinio, in generale il Medioevo, hanno visto mostri là dove non conoscevano e non capivano.

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