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Film

Kolya

Regia: 
Jan Sverak
Paese di produzione: 
Rep. Ceca
Anno: 
1995
Durata: 
105'
Sinossi: 

Il film Kolya è ambientato a Praga nel 1988, in un periodo quindi precedente il crollo del comunismo.
Louka è un violoncellista di mezza età, cacciato a suo tempo dall'Orchestra Filarmonica Ceca, presumibilmente (si intuisce soltanto) a causa di una divergenza con qualche funzionario di partito e ora è ridotto a suonare ai funerali per sopravvivere. Oltre alla passione per la musica Louka coltiva puntualmente quella per le donne e non manca di sedurre le varie studentesse che frequentano le sue lezioni di violoncello.
La vita non è molto facile per Louka che si trova costantemente in ristrettezze economiche. Dopo alcuni tentennamenti accetta quindi di sposare per denaro una donna russa, madre di Kolya, per permetterle di acquisire la cittadinanza ceca. Una volta ottenuti i documenti però Klara emigra in Germania ovest dal suo amante, lasciando il bambino, che ha soli cinque anni, a Praga con la nonna che poco tempo dopo muore.
In seguito alla morte della nonna, Louka, a questo punto parente più prossimo di Kolya, si vede depositare a casa il piccolo.
Il rapporto tra i due inizia sulla base della diffidenza reciproca: Louka parla solo ceco e Kolya soltanto russo. Anche i cuori più duri però con il tempo si inteneriscono e scatta l'affetto tra quest'uomo che non ha mai avuto o desiderato un figlio e un bambino solo, ancora molto piccolo, lontano dalla madre e da qualsiasi altra persona conosciuta.
In un momento storico significativo per il popolo ceco il rapporto tra i due è reso ancora più interessante dal fatto che, dei due, il più forte appartiene al popolo più debole, oppresso, mentre il piccolo Kolya al popolo degli invasori, ed è assolutamente divertente vedere il piccolo compiacersi nel sentire i soldati russi invasori che parlano la sua lingua madre.
Si può imparare ad amarsi anche quando si è molto diversi: è questo il messaggio del film di Sverak; per dialogare non occorre parlare la stessa lingua, basta prendersi per mano.

Yaaba (nonna)

Regia: 
Idrissa Ouedraogo
Paese di produzione: 
Burkina Faso
Anno: 
1988
Durata: 
90’
Sinossi: 

Bila è un ragazzino sveglio e intraprendente che vive in un villaggio del Burkina Faso.
Sana, invece, è una donna anziana e sola che abita ai margini della comunità perché ritenuta da tutti una strega, incolpata dei fatti spiacevoli che accadono al villaggio.
Bila, ancora libero dalle superstizioni e dalle paure degli adulti, si rifiuta di credere alle maldicenze su Sana e decide, contro il volere di tutti, di frequentarla. Il ragazzo tiene spesso compagnia alla donna: le procura del cibo, ne ascolta le storie e la chiama affettuosamente yaaba, cioè nonna, cosa che nessuno ha mai fatto con lei e che le fa molto piacere.
Mentre la vita del villaggio scorre normalmente fra pettegolezzi, liti, amori e tradimenti, in un divertente affresco composto da diversi personaggi, capita che Nopoko, la piccola amica di Bila, ferita dal coltello arrugginito di alcuni monelli, venga colpita dal tetano. Nopoko è molto grave e sta per morire, ma proprio in questo momento, inaspettatamente, entra in scena l'anziana donna. Sana ha grande dimestichezza con i segreti delle piante e degli animali e sebbene venga lei stessa accusata della malattia di Nopoko, decide di curarla.
La vecchia "Yaaba" guarirà la bambina e da allora sarà riabilitata agli occhi di tutti.

Pauline & Paulette

Regia: 
Lieven Debrauer
Paese di produzione: 
Belgio/Francia/Olanda
Anno: 
2000
Durata: 
78'
Sinossi: 

Pauline è una donna di sessantasei anni, anche se il suo modo di comportarsi e di ragionare è quello di una bambina: parla con incertezza e soprattutto non è autonoma.
Ha vissuto tutta la sua vita in un piccolo paese del Belgio fiammingo prendendosi cura delle piante del giardino della sorella maggiore Martha, ma la sua vera passione è recarsi al negozio di abbigliamento dell'altra sorella, Paulette, che è appassionata di operetta e si contorna di fiori e paillette.
Un giorno, improvvisamente, Martha muore ("si addormenta per terra e non si alza più" - la morte secondo Pauline) e lascia una disposizione testamentaria: la sua eredità ed il ricavato della vendita della sua abitazione andranno a quella delle due sorelle rimaste che deciderà di prendersi cura di Pauline al suo posto.
Né Paulette né Cecile, che vive a Bruxelles e ha una vita più mondana, vogliono caricarsi di questo fardello, ma ...l'eredità fa gola a entrambe e per il bene di Pauline si dovrà prendere una decisione al più presto. Tra ospitalità temporanee e forzate, discussioni e minacce, sarà comunque la candida Pauline a scegliere con chi delle due stare.

L'ottavo giorno

Regia: 
Jaco Van Dormael
Paese di produzione: 
Francia/Belgio/Gran Bretagna
Anno: 
1995
Durata: 
118'
Sinossi: 

Harry vive a Bruxelles, è un docente di successo che insegna comunicazione aziendale. Ha vissuto una esistenza frenetica votata esclusivamente al lavoro e al “far carriera” e per questo la sua famiglia lo ha lasciato ed ora si trova solo.
Georges è un ragazzo down che sogna una vita normale e l'amore di una famiglia. E' scappato dall'istituto dove l'ha ricoverato la sorella che, dopo la morte della madre, non desidera prendersi cura di lui.
I due, diversi sotto tutti i punti di vista, si incontrano casualmente, Georges vuole restare con Harry che, senza rendersene conto e senza volerlo, finirà per non poter più fare a meno di lui.
Oltre al rapporto tra i due protagonisti il film sottolinea il dolore profondo di George per la scomparsa recente della figura materna e la canzone “Boum”, che lui canticchia spesso e che fa da colonna sonora al film (motivo che fu popolare anche in Italia negli anni '50 con il titolo “Tu sei per me la più bella del mondo”), è dedicata a lei.
“L’ottavo giorno della Creazione, il Signore fece le sue cose migliori, probabilmente perché il settimo si riposò. Quel giorno creò i suoi angeli più belli e ce li accostò con l’inganno, facendoci credere che fossero stupidi”.

Frankie delle stelle

Regia: 
Michael Lindsay-Hoog
Paese di produzione: 
Francia/Gran Bretagna/Irlanda/USA
Anno: 
1994
Durata: 
100'
Sinossi: 

Il film narra la vita di Frankie, uomo affetto da nanismo, dalla sua nascita all'età adulta, e della sua lotta per conquistare il rispetto della gente.
Francoise, detto “Frankie”, ormai adulto e scrittore di successo, racconta nel libro che lo ha portato alla notorietà la sua esistenza, non facile ma sempre affrontata con grande forza d'animo e dignità. Ripercorre così in continui flash-back la sua storia: dalla descrizione di sua madre Bernadette, scioccata dagli orrori della guerra, che durante il secondo conflitto mondiale arrivò in Irlanda, a Cork, incinta e si innamorò prima di un ufficiale irlandese e poi di un soldato americano, alle discriminazioni per la sua disabilità che lo hanno accompagnato per tutta la vita, alla solitudine tanto da bambino quanto da adulto, fino alla passione per l'astronomia, al riscatto sociale e al riconoscimento delle sue abilità.
"Frankie delle Stelle" è tratto dal romanzo "The Dork Of Cork" dell'irlandese Chet Raymo.

Kenny

Regia: 
C. Gagnon
Paese di produzione: 
USA/Canada/Giappone
Anno: 
1986
Durata: 
100'
Sinossi: 

Nella periferia di Pittsburgh (Stati Uniti) vive Kenny, un tredicenne intelligente e vivace che per una malformazione fisica è privo degli arti inferiori dalla nascita. Kenny però sembra avere accettato tale condizione e vuole vivere la sua vita nel modo più normale ed indipendente possibile: “camminando” sulle sue mani e scorrazzando per le vie del quartiere con il suo skate-board.
La vita, per lui e la sua famiglia, tuttavia non è così semplice e il film ne analizza tre aspetti in particolare.
La protesi. I genitori, spinti dal direttore della scuola di Kenny, che pensa che il ragazzo per il suo aspetto fisico possa creare imbarazzo tra i compagni, vorrebbero fargli mettere "le gambe nuove", ovvero una protesi artificiale. Kenny si rifiuta perché sostiene che proprio quelle protesi che dovrebbero aiutarlo in realtà lo limitano nei movimenti e, inoltre, si rende conto che tali insistenze sull'argomento servirebbero solo ad alleviare un problema a chi gli sta intorno e non a lui.
L’handicap in Televisione. L'ennesima troupe televisiva, questa volta venuta appositamente dalla Francia, vuole girare un documentario su Kenny e non si fa scrupoli a falsare la realtà per renderla più drammatica e spettacolare. Kenny e la sua famiglia recitano con abilità di attori la loro parte, a volte divertiti e a volte un po' seccati.
Il rapporto fratello-sorella. Kenny ha un fratello di poco più grande di lui e una sorella maggiore che da molti anni non vive più con la sua famiglia a causa di un complesso sentimento di odio e amore nei confronti di Kenny.
Kenny interpreta se stesso in questo film originale, sincero e coraggioso.

La petite vendeuse de soleil

Regia: 
Djibril Diop Mambety
Paese di produzione: 
Senegal
Anno: 
1998
Durata: 
45'
Sinossi: 

Sili è una ragazzina che vive nella periferia di Dakar chiedendo l'elemosina per sé e per la nonna non vedente, ha gravi problemi di deambulazione e per questo è costretta a camminare con le stampelle.
Un giorno come tanti altri, dopo aver assistito all'umiliazione di un suo coetaneo sulla sedia a rotelle da parte di una banda di ragazzi, decide di dare una svolta alla sua vita: inizia a lavorare vendendo per le strade della capitale il giornale "Le Soleil". Grazie alla sua dolcezza e alla scelta dei luoghi giusti, esaurirà ogni giorno le sue copie, scatenando l'invidia della stessa banda, che cercherà più volte di vendicarsi, inutilmente.
La petite vendeuse de soleil è la storia di un'emancipazione. Di una ragazzina dallo sguardo penetrante: fiera ed orgogliosa, che riscopre attraverso il lavoro le sue reali potenzialità.

THE SHOWER

Regia: 
Zhang Yang
Paese di produzione: 
Cina
Anno: 
1998
Durata: 
92 min
Locandina: 
Sinossi: 

Sceneggiatura: Zhang Yang, Liu Fen Dou, Huo Xin, Diao Yi Nan, Cai Xiang Jun
Fotografia: Zhang Jian, Bieru
Montaggio: Yang Hong Yu
Musica: Ye Xiao Gang
Produzione: Imar Film Production
Distribuzione: Key Films - Pyramide
Da Ming, è un uomo d'affari di Shenzhen che torna alla sua città natale, Pechino, credendo per un equivoco che il padre sia morto. In realtà l'uomo è ancora vivo e gestisce insieme all'altro figlio, disabile, un bagno pubblico tradizionale. Da Ming decide di restare comunque alcuni giorni durante i quali si riscopre diviso tra due mondi: da un lato le sue origini, i tempi lenti e rilassati (anche nel bagno) e il vecchio quartiere della sua infanzia che sta per essere demolito; dall'altro, la sua nuova vita immersa nella modernità dei fast food e delle docce automatiche e la moglie a cui non ha mai presentato suo padre e suo fratello.
- Premiato come miglior film ai festival di san Sebastian e Seattle; premio Fipresci al festival di Toronto e Premio del pubblcio al Festival di rotterdam e al Far East Film Festival di Udine.


Regia
Zhang Yang

è nato a Pechino nel 1967. Nel 1987 si è iscritto all’Accademia Centrale d’Arte Drammatica di Pechino diplomandosi in regia nel 1992. L’anno seguente ha diretto in teatro Il bacio della donna ragno.
Tra il 1993 e il 1996 ha realizzato parecchi video musicali per artisti quali He Yong, Ai Jing e Zhou Ren.
Nel 1994–1995 ha diretto il documentario China.

Filmografia
Spicy Love Soup (1998)
The shower (1999)
Quitting (2001)

KEEP COOL

Regia: 
Zhang Yimou
Paese di produzione: 
Cina
Anno: 
1996
Durata: 
95 min
Locandina: 
Sinossi: 

Sceneggiatura: Shu Ping
Fotografia: Lu Yue
Montaggio: Du Yuan
Musica: Zang Tianshuo
Coreografia: Kao Jiuping
Distribuzione: Mikado
Xiao Shua, giovane libraio balbuziente, si distrugge d'amore per la bella An Hong, sua ex-fidanzata, che però adesso ha una relazione con un boss ricco e influente. Xiao cerca nei modi più strampalati di riconquistarla ma senza successo fino a quando un giorno scoppia una rissa nella quale oltre al nuovo fidanzato rimane coinvolto anche un passante il cui computer portatile finisce in frantumi sull'asfalto.
In un locale di karaoke, su invito del passante, i tre si danno appuntamento per risolvere il contenzioso amoroso e per rimborsare l'uomo del computer.


Regia
Zhang Yimou nasce nel 1951 a Xi'an, nella Cina sud-orientale ed è il più noto regista cinese in attività.
Figlio di un ufficiale nell'esercito di Chiang Kai-shek, negli anni della Rivoluzione Culturale è prima contadino e poi operaio tessile, quindi fotografo militare. Prima che il cinema la sua passione è stata infatti la fotografia e non a caso sarà questo il suo primo mestiere sul set.
Si è soliti accomunare Zhang Yimou ai poco piu' giovani autori della cosiddetta "Quinta Generazione" del cinema cinese: quel gruppo di centocinquanta corsisti che entra all'Istituto Cinematografico di Pechino nel 1978 per uscirne nel 1982.
Il vero e proprio esordio alla regia per Zhang Yimou avviene nel 1987, con Sorgo rosso, che segna il passaggio dalla fase sperimentale a quella dei riconoscimenti internazionali: il sodalizio (anche sentimentale) con l'attrice Gong Li (Addio mia concubina, 2046, Memorie di una geisha,...) protagonista di questo racconto, durerà per sette film.

Con Keep cool Zhang Yimou si allontana dalle ambientazioni raffiguranti la Cina rurale e le antiche tradizioni per affrontare la modernità che caratterizza le grandi città cinesi di oggi. Anche lo stile muta e i ritmi non sono più quelli lenti di Lanterne rosse o Non uno di meno.

Filmografia
1987 Hong Gaoliang (Sorgo rosso - Red Sorghum)
1989 Meizhou Bao Xingdong (Operazione Puma, aka Nome in codice Leopardo - Operation Cougar)
1990 Ju Dou
1991 Da Hongdeng Long Gaogao Gua (Lanterne rosse - Raise the Red Lantern)
1992 Qiu Ju da guansi (La storia di Qui Ju - The Story of Qiu Ju)
1994 Huozhe (Vivere! - To Live)
1995 Yao a yao dao wai po qiao (La triade di Shangai - Shanghai Triad)
1997 You Hua Haohao Shuo (Keep Cool)
1998 Wo de Fu qin Mu qin (The Road Home)
1998 Yi Ge Dou Buneng Shao (Non uno di meno - Not One Less)
2000 Xingfu Shiguang (Happy Times)
2002 Ying xiong (La locanda della felicita')
2004 Shi Mian Mai Fu (La foresta dei pugnali volanti - House of flying Daggers)
2005 Qian li zou dan ji

TERRA PROMESSA (Promised Land)

Regia: 
Amos gitai
Paese di produzione: 
Israele/Francia
Anno: 
2003
Durata: 
90 min.
Locandina: 
Sinossi: 

Una carovana di giovani donne dell'Est Europa attraversa il deserto del Sinai in una notte di luna piena alla ricerca di una vita migliore. Gli uomini che le ragazze hanno scelto come guide però hanno per loro altri progetti. Le vendono ad un'organizzazione che le trasporterà in giro per il paese, e addirittura anche nei territori palestinesi, come vere e proprie schiave del sesso.

"Molte persone del Medio Oriente hanno fatto un patto per fare soldi, per facilitare questo traffico. Su questo sono riusciti a mettersi d'accordo al di là delle idee politiche". (A.Gitai)


Amos Gitai nasce a Haifa nel 1950.
Tra il 1971 e il 1975 studia architettura in Israle e quindi a Berkeley dove si laurea. In questo periodo comincia a girare dei cortometraggi.
Durante la Guerra del Kippur del 1973, presta servizio militare facendo parte di una squadra di soccorso su un elicottero che viene abbattuto. Dopo la convalescenza, si dedica sempre più al cinema che sceglie come forma artistica per esprime le proprie idee, sia per i temi che da un punto di vista formale. Nel 2002 riceve il premio Roberto Rossellini.
Il Centro Pompidou di Parigi gli ha dedicato nel 2003 una retrospettiva completa.

Filmografia
Amos Gitai è autore di più di quaranta film, tra gli ultimi:
Free Zone (2005)
Terra Promessa (2004)
Alila (2003)
Verso Oriente - Kedma (2002)
11 Settembre 2001 (2002)
Wadi Grand Canyon (2001)
Eden (2001)
Kippur (2000)
Sion, Autoemancipazione (1999)
Kadosh (1999)
Giorno per Giorno - Yom Yom (1998)
Guerra e Pace a Vesoul (1997)
L'inventario (1996)
Golem - lo Spirito Dell'Esilio (1992)
Berlin-Jerusalem (1989)

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