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USCITA EP: Welcome to Europe! di NANA MOTOBI

Genere musicale: rap/afrobeat

Ad agosto 2018 esce il primo ep. composto da 8 tracce, autoprodotto da Nana Motobi, rapper e produttore musicale ghanese. Il titolo è Welcome to Europe un viaggio tra ritmo e parole, nell'ospitalità Made in Europe. Un suono profondo, con timbro afro, una mescolanza di stili che ci porta in un viaggio tra passato e futuro delle sonorità del reggae, hip hop, dance hall, afrotrap e hi-life. Un esperimento esplosivo come il tema affrontato,quello della migrazione, una lettura rovesciata che porta la voce di chi ha vissuto in prima persona il viaggio verso nord... un modo per dire agli africani che loro stessi possono e devono sviluppare il proprio continente.

“Una raccolta di scambi e testimonianze vissute dai migranti che hanno sperimentato nel tempo un'immagine molto diversa da quella che si aspettavano dell’Europa. Grazie al potere delle loro radici e l’espressione musicale hanno la possibilità di alzarsi ed attivarsi per cambiare la prospettiva esistente e l’immaginario stereotipato dell’Africa.”

“Illegal beings, monopoly making all the money seen and all I hear is our money making them be. 35 where it dey? no be with me” (Welcome to Europe. Illegan beings)

Illegal beings racconta la storia di due ragazzi africani senza documenti, arrivati in Europa insieme a tanti. Entrambi,dopo esser passati per l’iter burocratico durato tanti anni, si sono visti negare la possibilità di vivere in Europa. La canzone è una critica al sistema di accoglienza europeo fondato su un binomio sbagliato: la superiorità dell’occidente, lo stesso occidente che si fa portatore di diritti umani nel mondo, non riesce a rispettarli a casa propria. “Ero presente in commissione come mediatore quando il giudice senza dare nessuna possibilità di difesa, ha negato la richiesta di asilo di un ragazzo come tanti altri, che lavora in Italia con contratto”. Lui “dovrà tornare nel suo paese d’origine, perché nel luogo da dove è partito non è in corso una guerra”. Amin era sudanese e si è suicidato in Olanda, lo stesso giorno in cui ha avuto il diniego da parte dello stato olandese, dopo 5 anni che girava per l’Europa in cerca di un permesso. Queste e altre storie sono state raccolte durante i miei viaggi di ricerca in Olanda/ Lussemburgo/Germania e Italia, per presentare il progetto Welcome to Europe e grazie all’ esperienza di mediatore culturale. La canzone è una mescolanza strana tra ballad, e la grinta dell’ hip hop. Un suono e musicalità non usuale che lo rende speciale insieme al messaggio.

“We will survive through the storm even if the sea takes lives. Our resources have visa to foreign and we arrive refuging because it’s not easy to produce a bank statement“ (Welcome to Europe, Gyama)

“Through the good times through the hard times, Gyama! Make you hyee am like gon gon, Gyama. No dey look back forward nkoaa, Gyama! It’s a mission yeah it’s a mission Gyama. (ritornello)”

La canzone Gyama è una mescolanza tra Afrobeat e hip-hop. È un messaggio destinato a tutti gli africani: “siamo ricchi naturalmente” “siamo capaci di divertirci e creare musica con materiali semplici come le mani ed una padella”. Quando è il momento di Gyama nel mio paese, tutti escono di casa e creano con quello che hanno in mano, un inno alla gioia e alla creatività delle mie origini”. “Liberiamoci dalla sovranità dell’occidente!” “L’Europa ha bisogno delle nostre risorse per essere quella che è, siamo ricchi!” “È grazie al terzo mondo che il primo mondo è ricco” , “con il passaporto europeo arrivano dove vogliono, e noi, con il nostro passaporto arriviamo in Europa e siamo rifugiati. Le nostre risorse per viaggiare trovano visti facilmente, invece noi umani no”. “L’integrazione in Europa non è reale, ma è un modo per diventare come loro, manteniamoci fedeli alle nostre radici e cerchiamo di creare un dialogo paritario.”

Fare per mangiare è una traccia che mette in luce l’ambizione di poter creare un'attività lavorativa dalla creatività soprattutto per gli artisti di origine straniera. Questi sono in costante viaggio, lontani dalla propria casa … a volte trovare chi ti offre un pasto dignitoso diventa un problema, da qui nasce l’idea di poter mangiare dalle proprie opere. La birra è buona ma non ti dà la possibilità di produrre altre opere. In più abbiamo anche delle responsabilità qui e a casa, il lavoro creativo migrante dovrebbe quindi essere pagato!

Nana Motobi è attivo da 10 anni nel panorama del rap italiano collaborando con vari artisti ed etichette come Big House, Kundalini records; con questo ep. si affaccia nella scena rap come rapper e produttore indipendente (ab3 p3 show production)

Il progetto Welcome to Europe! ha coinvolto diversi artisti africani della diaspora, la copertina dell’ep. che trovate in allegato è stata realizzata dal pittore Sapin Makengele “SAPINart”, artista congolese residente in Olanda.

La playlist dell disco è: 1. Chop Samo 2. Illegal beings 3. Gyama 4. Push you small 5. Keep it real 6. Fare per Mangiare 7. Wha dis (What This) 8. Welcome to the unknown future ft. Alpha e Chandi Oliveira

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Breve biografia dell’AUTORE: Nana Motobi, rapper e produttore musicale di origine ghanese. https://www.youtube.com/watch?v=mq40MU0enmY

Nana è attivo da più di 10 anni nella scena musicale trentina, inizialmente fonda il gruppo Black Cedi, ha poi collaborato con la Kundalini Records nel progetto Boom Foundation, con la Step by step nell’ EP.Trento e Lode, ed infine con la Big House nell’EP. Trento. Da due anni ha intrapreso la carriera da solista esibendosi in diversi eventi nazionali (Teatro Sambapolis “Arte per dare Voce”, Festival dell’Antropologia di Bologna, Muse “La voce della piazza”) ed internazionali (Olanda presso la Welderhuis di Amsterdam, e il FestivalVoice4Thought di Leiden, Olanda). Sta ultimando il suo primo EP. completamente autoprodotto Welcome to Europe! Nana è insegnante di inglese e formatore. È diplomato in tecniche del suono presso la Audio Master Class di Londra e studente del Bachelor Music Prodution presso la CDM; collabora con scuole e associazioni locali sui temi dell’integrazione e educazione non formale utilizzando il rap come strumento educativo di trasformazione ed inclusione sociale. E’ formatore del progetto Rap your English dal 2015 che è stato attivato presso la scuola di inglese AlphaBeta di Bolzano, l’Istituto superiore Pertini la Kids University di Verona. Negli ultimi due anni è stato formatore musicale nei seguenti progetti: Giramondo (scuole elementari di Povo e Pergine), Narrattori (Centro giovani #Kairos Pergine), Laboratori teatrali interculturali (Cinformi, studentato NEST), Settimana dell’educazione globale (scuola elementare Clarina), Speak Out (Centro giovani Altopiano di Pinè) e Vite Migranti (Scuole medie di Mezzolombardo). È co-regista del corto partecipativo “My name is Wasky” che dal 2017 sta girando nelle scuole medie-superiori del Trentino.