Ci sono poche cose che definiscono un popolo più della sua cucina: il cibo non è solo sapore ma anche appartenenza, legame profondo con la propria comunità. Chi si trasferisce in un altro paese è obbligato a cambiare abito e lingua, ma cerca sempre di conservare qualcosa della cucina originaria.
Un’antologia in cui l’autrice ripropone alcune sue poesie precedentemente pubblicate e le traduce dal portoghese all'italiano e viceversa, esempio di quella convivenza linguistica e di quel biculturalismo che la contraddistingue Il testo è arricchito da una nota finale," Fra due geo-grafie", sullo sguardo e la scrittura di chi si muove in più mondi con importanti riflessioni sulla lingua. È una forte ed esplicita poetica. bilingue italiano - portoghese
Un testo che ripercorre alcune storie di "minori non accompagnati" che lasciandosi alle spalle la propria esistenza si ritrovano per (buona) sorte a Roma, alla Città dei Ragazzi appunto, dove riprendono in mano la propria vita sui banchi di scuola grazie ad un insegnante, che è l'autore del testo, che li racconta e si racconta, ricostruendo con loro la propria storia. Un libro duro, per certi versi, ma che non vuole strappare lacrime e che chiude con un messaggio fortissimo, quanto impopolare: "Quello che accade in aula produce effetti indelebili. E' la potenza dell'insegnamento".
Il ritmo, l'ambientazione, i cambi di scena, la situazione surreale di una moderna pièce teatrale. Sul 'palcoscenico' una realtà trasfigurata in personaggi macchiette ma di grande impatto.
Questo romanzo propone una visione del mondo capovolta, in cui il centro diventa l'Africa, una federazione di stati ricca e potente, mentre Europa e Stati Uniti sono dilaniati dalle guerre e in preda alla miseria e alla fame. Ogni giorno sulle coste africane si riversano centinaia di poveri bianchi, alla ricerca di migliori aspettative di vita. La geografia del potere e dello sviluppo è cambiata, i pregiudizi e i luoghi comuni sono capovolti. In questo mondo in cui il dominio risiede a Sud, si muove una bambina francese povera.