È un testo che raccoglie scritti di tipo e qualità differenti. Risulta prezioso per il panorama ampio che offre sulla realtà dell'immigrazione a Torino, ma soprattutto per la varietà di lingue che lo intessono, a volte riportate nella scrittura a mano originale fornendo così anche un particolare e gradevole effetto grafico.
Un reportage che nasce da lunghi viaggi, cinque anni in cui Stefano Liberti si fa prendere dall'ossessione di conoscere le rotte della migrazione, di capire la vita dei migranti africani, le loro strategie per viaggiare e sopravvivere. Incontri e interviste sul campo dal Niger alla Mauritania al Senegal all'Algeria al Marocco fino alla Turchia.
Nel genere letterario del memoir il libro registra come un'attenta macchina da presa un quadro familiare dominato da vigorose presenze femminili in cui la piccola protagonista si muove tra due nonne diversissime e acquista sempre maggiore consapevolezza delle ricche doti di 'sangue' ereditate. Passa dallo sforzo di nascondersi e mimetizzarsi alla convinta affermazione della propria identità meticcia. È infatti afroamericana con ascendenze francesi per parte di madre ed italoamericane per parte di padre.
Sempre attuali gli insegnamenti di Tierno Bokar, il saggio religioso musulmano che segna la formazione e l'intera esistenza di Hampâtè Bâ.
“Tutto ciò che sono, lo devo a lui...a lui devo la mia formazione, il mio modo di pensare e di comportarmi, e questo 'ascolto dell'altro' che è forse la sua più bella eredità, e la migliore garanzia di pace nei rapporti con gli altri.”
“Se siete con qualcuno, non cercate cosa vi distingue; cercate che cosa avete in comune e costruite su quello” diceva quest'umile marabut di un piccolo centro del Mali..
Pino Petruzzelli, scrittore ed attore, ha avvicinato tante culture nella sua vita professionale, si è mosso in molti luoghi, ha rappresentato sulle scene con i suoi spettacoli quanto aveva conosciuto e studiato. Non è quindi un caso se il desiderio di capire e di conoscere lo spinge ora ad avvicinarsi ad un mondo che quasi tutti indistintamente rifiutano in un testo il cui titolo completo suona così: Tutti hanno paura dei rom ma nessuno li conosce. Non chiamarmi zingaro.
Perseguitati e diversi da sempre, a loro la parola.