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Letteratura dell'immigrazione in Italia

Chiamatemi Alì

Editore: 
Leonardo
Anno: 
1991
Luogo di edizione: 
Milano

Presentazione: 

Un giovane marocchino arriva a Milano sperando di trovare lavoro. Patisce le difficoltà, le umiliazioni e anche i raggiri legati alla vita degli immigrati, in particolare dei clandestini. Lo aiutano a resistere la fede islamica e poi la conoscenza della lingua italiana che gli consentono di avere nuovi legami d’amicizia.

Occhio a pinocchio

Editore: 
Cosmo Iannone
Anno: 
2006
Luogo di edizione: 
Isernia

Recensione: 

Raccontare da un altro punto di vista, ricorrendo ad una prospettiva eccentrica, aggettivo che la stessa autrice aveva utilizzato per descrivere se stessa, in un articolo di qualche tempo fa potrebbe essere il fulcro di questo romanzo

L'orecchino di Zora

Editore: 
Eks&tra
Anno: 
2007
Luogo di edizione: 
San Giovanni in Persiceto (BO)

Recensione: 

Il romanzo vincitore del settimo concorso Eks&tra ha il pregio di porre in luce, in maniera netta, uno dei temi centrali nella vita degli immigrati di oggi come di ieri: il lavoro.
L’autrice è una giovane croata che vive in Italia dal 1995 e L’orecchino di Zora rappresenta il suo romanzo d’esordio.
Il tema del concorso del 2007 era “lavoro bianco/lavoro nero”, saggia e nient’affatto scontata scelta per un concorso di letteratura della migrazione, che ha voluto accendere i riflettori su un tema che brucia, alquanto impopolare e di cui si parla poco.

Presentazione: 

Il romanzo è presentato nella trasmissione radiofonica Cammei della Rai regionale il 5 giugno 2009.

Questo mare non è il mio mare. Una ragazza di Sri Lanka a Roma per scoprire il suo posto nel mondo

Editore: 
Fabbri editore
Anno: 
2007
Luogo di edizione: 
Milano

Presentazione: 

Questo libro per ragazzi, di gradevole (e consigliata) lettura anche per gli adulti, apre le porte sul mondo interiore di una diciassettenne sbalzata dallo Sri Lanka in una nuova vita a Roma. A 13 anni ha raggiunto i genitori emigrati dal loro paese per cercare lavoro e mantenere dignitosamente i figli. Senza aver potuto scegliere, si trova in una realtà completamente diversa, ad affrontare le difficoltà della lingua, della scuola, di stabilire nuove e appaganti relazioni umane.


Ai confini del verso. Poesia della migrazione in italiano

Editore: 
Le lettere
Anno: 
2006
Luogo di edizione: 
Firenze
Autore: 

Presentazione: 

La letteratura della migrazione in italiano, nata all'inizio degli anni Novanta a opera di quegli scrittori stranieri che, stabilitisi in Italia, hanno iniziato a scegliere la nostra come lingua d'espressione letteraria, sta assumendo sempre maggiore importanza nella realtà culturale del nostro paese, come in altri di più antica e consolidata immigrazione è già accaduto: gli scrittori migranti sono gli artefici di una radicale trasformazione, in termini tematici e linguistici, del panorama delle letterature nazionali. Ai confini del verso.

Porta Palazzo mon amour

Editore: 
Traccediverse
Anno: 
2006
Luogo di edizione: 
Torino

Presentazione: 

“La letteratura come testimonianza” titola la prefazione di Younis Tawfik e così sembra questo testo. Appunti, storie, riflessioni, discussioni, personaggi diversi si mescolano sullo sfondo di una piazza, che ha caratterizzato fortemente la Torino popolare e che ora racchiude il mondo.La lettura risulta faticosa nel rimbalzare tra pietà e rabbie quotidiane, denuncia e sofferenza, urlo e lirismo.Prose e poesie in alternanza consentono tuttavia di penetrare sempre un po' di più un mondo di migrazione difficile e poco compresa, vedendola con gli occhi di chi ci è immerso.

M

Editore: 
Besa
Anno: 
2002
Luogo di edizione: 
Nardò (LE)
Autore: 

Recensione: 

L’enigma racchiuso nel titolo del romanzo di Ron Kubati si scioglie quasi subito, nella seconda pagina del testo. Un uomo, voce narrante, si sveglia in una anonima stanza d’albergo, esce e si tuffa nello «strano silenzio deludente» di una altrettanto indefinita città.

Va e non torna

Editore: 
Besa
Anno: 
2000
Luogo di edizione: 
Nardò (LE)
Autore: 

Recensione: 

L'infanzia ai tempi della dittatura con il padre in carcere, i primi amori, gli studi programmati dall'alto e le trasgressioni per sentire la televisione italiana, la lotta degli studenti e dei democratici e la fine del regime.Ci sono per cominciare i ricordi dell'infanzia in Albania, a partire dagli amori dei quattro anni, la bimba bellina e la maestra d'asilo , per passare subito al momento dell'arresto del padre, evento vissuto con la scarsa coscienza della realtà di un bambino. "Io stavo ancora bene.

All'incrocio dei sentieri. I racconti dell'incontro

Editore: 
EMI - Collana Crescendo
Anno: 
2003
Luogo di edizione: 
Bologna

Presentazione: 

Si tratta di dieci racconti, alcuni già apparsi, e premiati, ma che valeva la pena rivedere insieme, arricchiti da testi nuovi, per avere una visione d' insieme della ricca identità culturale "trasversa" dell'autore.Abbiamo qui infatti sia le vicende di un immigrato in Italia e le sue "doppie" nostalgie, la sua condizione di "doppia assenza" sia la rievocazione della cultura tradizionale del suo luogo d' origine, il Togo, rievocato attraverso personaggi pieni di vita.Il testo è stato pensato per la scuola, ma una volta tanto ciò non nuoce al gusto della lettura: la curatrice, Giovanna Stang

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