Queste pagine ci danno conto della vita familiare e di quella pubblica di Latina al-Zayyat, una donna che partecipa con impegno alla vita politica del suo paese, l'Egitto. La storia della grande casa dei nonni è la storia del degrado e della rovina economica di questa famiglia di armatori di velieri rivista nei racconti della nonna.
Si tratta di memorie che la voce narrante, Martha Nasibù, ha ricostruito scavando nel suo passato, sostenuta in questo dallo stesso Del Boca. La prima parte del romanzo è dedicata alla figura del padre e agli avvenimenti precedenti l’invasione italiana del 1935. La seconda parte invece descrive l’esilio di otto anni (dal 1936 al 1944) a cui sono costretti Martha, la madre (rimasta vedova) e i quattro fratelli.
Il romanzo è stato presentato nella puntata di Cammei in onda il 10 aprile 2009 sulle frequenze della radio Rai regionale.
Ambientato a Nairobi alla metà degli anni '90 ha come protagonista un africano bianco, figlio di un colono che scopre di avere un fratello, figlio illegittimo del padre e della balia Wangari. Questa scoperta è l'inizio di un percorso per cogliere la cruda realtà africana e per trasformare la sua vita.
Si può descrivere un intero paese in poche battute di stampa, in poche pagine? Testimoniare quanto si è conosciuto in lunghi anni di amorosa indagine e farlo comprendere ad altri? Per l'autrice non è possibile, ma ciononostante, attraverso questi quattordici racconti, tenta di trasmettere frammenti della sua conoscenza. Il fatto è che i nostri due mondi si conoscono troppo poco e questo è, anche per il futuro, foriero di innumerevoli, possibili tragedie.E' necessario che qualcuno scavi per raggiungere il livello profondo dove le differenze si annullano.
Il libro analizza il doloroso conflitto d’identità di una bambina nata in Brasile da padre di origine tedesca e madre brasiliana, cresciuta all’ombra di una nonna aggrappata ad una presunta superiorità europea.
Etiopia 1937, lo scenario insolito di una guerra che si è preferito dimenticare, riemerge nella quotidianità e nelle tragedie.
Romanzo d'amore ambientato in Africa che si fa simbolo della sofferenza umana. Il tema di questo romanzo non è tanto l'amore, quanto ciò che questo sentimento vuole mascherare, ovvero i problemi vissuti da tutti coloro che hanno dovuto fare i conti col rimettere piede sulla propria terra.
Il terzo romanzo di Ron Kubati propone temi cari a molti autori provenienti dai Balcani, la cui dolorosa e travagliata storia non poteva che segnarli e riemergere artisticamente nelle loro scritture.
Il buio del mare esplicita, sin dal titolo, quella che è sia condizione che sensazione che accompagna il protagonista, e di riflesso anche il lettore, dall’inizio alla fine del romanzo, di cui, tra l’altro, una parte era già stata pubblicata con il titolo Luca e premiata nel 2004 come opera inedita al concorso letterario “Popoli in cammino”.
Il romanzo è stato presentato nella puntata radiofonica di Cammei, programma della Rai regionale, il 17 aprile 2009, ore 16.00
Si tratta di storie diverse nel tempo e nello spazio, ma i protagonisti sono accomunati da una dolorosa impossibilità di esprimere le proprie opinioni e di professare il proprio credo. Ebrei per lo più, o rivoluzionari traditi nei loro sogni, schiacciati dal meccanismo del potere che loro stessi hanno contribuito ad instaurare, personaggi vivisezionati con la precisione ed il distacco di uno studioso che sta redigendo un’asciutta cronaca.Con questo volume di racconti l'autore supera la cornice biografica e soggettiva per aprirsi alla storia contemporanea.
E' questa la storia di una famiglia vista attraverso gli occhi e le parole di un ragazzo, con in primo piano, prepotente, la figura del padre, allucinato predicatore. Alcolizzato e fanfarone, egli resta affascinante e al centro dell’attenzione del figlio, nonostante le sue sempre più prolungate assenze e la sua definitiva scomparsa. Con i racconti Pene giovanili ed il romanzo La clessidra questo testo costituisce una trilogia centrata sulla figura del padre.