I legami tra il mondo maghrebino e gli antenati andalusi vengono rievocati nel primo racconto che dà il titolo alla raccolta, in un’atmosfera onirica tra sogno e realtà. È il mito del ritorno nelle case andaluse abbandonate, mantenuto vivo dalla perfetta ricostruzione delle stesse, da quella chiave dell'antica casa, elemento sacro e centrale delle nuove dimore.Di argomento diverso gli altri racconti:la società beduina della Siria in lotta per i pozzi ed i pascoli.
Un pastore vive ritirato nella solitudine del deserto, tra le sabbie abitate un tempo dalla gazzella e le rocce dominate dal muflone, tra magia e realtà. Ha vissuto con la madre e il padre, poi completamente solo:fino a quando non arriva il sanguinario mangiatore di carne con le sue armi micidiali e la sua volontà di sterminio.
Nella trilogia (Il crollo,La freccia di Dio, Ormai a disagio) Achebe racconta, dalla parte dei nigeriani, la storia di tre generazioni. Il forte guerriero Okonkwo che, vista l’impossibilità di resistere all’avanzata di nuovi costumi, pone fine in modo vergognoso alla sua vita. Il saggio sacerdote Ezeulu che vuole conoscere la cultura dei bianchi e spera di poter convivere con loro: ma i bianchi non sono venuti per capire.
Nella Lagos indipendente e corrotta dell’epoca postcoloniale si intrecciano le vite di tre uomini colti che erano stati amici in gioventù. Ora però il brillante ministro e l’appassionato giornalista si scontrano con quello che è ormai diventato un sanguinario dittatore. Le vicende politiche si intrecciano con quelle personali ed affettive.
Nella notte del 26 aprile 1986 si verificò il grave incidente nucleare di Černobyl'.
Si tratta di nove racconti che danno un'immagine dell'Iran nelle sue tradizioni e nella sua quotidianeità, con squarci surreali e voli poetici. Il rito della veglia funebre; il vecchio pensionato, ancora geloso della moglie, che passa il tempo con il cruciverba; la vecchiaia che fa dimenticare anche l'amatissima moglie, misteriosa profuga russa; la festa, il piacere, le risate di una Città delle giostre e il loro virare in esiti sconvolgenti.
Nell'attuale Eritrea sulle tracce del padre e di una guerra coloniale perduta, alla ricerca di un senso dell'esistenza.
L'antologia curata da Anna Vanzan presenta racconti, memorie e saggi di donne.
Il testo si apre come un giallo: è andata a fuoco una casa e sono arsi vivi due uomini importanti. Vengono arrestate alcune persone le cui vicende si ripercorrono all'indietro nel tempo. Il loro villaggio si è vistosamente trasformato negli anni e gli abitanti un tempo affratellati e compatti nel momento del bisogno sono cambiati. Insieme avevano affrontato un epico viaggio nella capitale per chiedere giustizia e aiuto in un momento di grande siccità in seguito hanno scoperto la falsità delle promesse e la corruzione.
Un testo decisamente insolito.