Sei racconti di diversa lunghezza e peso ed una postfazione sulla condizione femminile dai tempi di Delacroix ai nostri giorni e l’invito alle donne ad uscire dal silenzio dell’harem. La donna algerina è ancora prigioniera di tabù sessuali nonostante porti sulla propria carne le cicatrici di una lotta contro i colonizzatori francesi, combattuta insieme agli uomini della sua terra.
Apparso nel 1939 ebbe subito grande successo, ma il suo autore continuò a vivere del mestiere di muratore appreso da ragazzo dopo la tragica morte del padre.
Il caldo soffocante e la polvere avvolgono una casa nella Vecchia Delhi e la soffocano in una statica indolenza. Lì vive Bim, un’insegnante dallo spirito forte, con un fratello rimasto bambino e lì si riunisce una parte della famiglia per le vacanze. Manca il fratello maggiore, passato nel Pakistan all’epoca dell’indipendenza, ma rivive nel riaffiorare dei ricordi di Bim e della sorella Tara, con l’intensità dei profondi legami che li hanno uniti nell’infanzia.
Tema dei racconti: il confronto interculturale e lo scambio dei punti di vista tra immigrati ed "indigeni" europei. Protagoniste sono le donne.
Il primo romanzo di Christiana de Caldas Brito si presenta come un testo finemente strutturato, con una trama molto fitta e, quasi, ad incastro.
Il libro è stato presentato nella trasmissione radiofonica Cammei della Rai regionale del Trentino Alto-Adige il 3 aprile 2009, ore 16.00
Stampato negli Stati Uniti nel 1924, questo libro rientra nei classici della letteratura migratoria italiana ed è la storia autobiografica di un abruzzese che non solo descrive, in modo anche sociologicamente interessante, l'ambiente degli emigranti italiani negli USA d'inizio novecento, ma racconta lo sforzo di impadronirsi di una nuova lingua ed il suo impegno per diventare scrittore.Le condizioni di vita in un paesino abruzzese dell’interno d'inizio '900, la partenza con il padre, il viaggio verso Napoli, la visita medica al porto, l’imbarco e l’arrivo ad Ellis Island, il lavoro negli St
Una povera bambina di campagna ha l’opportunità di studiare con l’aiuto di un ricco parente, fino ad arrivare, per il suo impegno e le sue capacità, ad un college per bianchi.Ma in questo mondo in bilico fra tradizioni e novità portate dal colonialismo gli indigeni non sanno più ritrovare la loro identità e rischiano la salute mentale, come la cugina della protagonista che è diventata anoressica.
Un testo importante pubblicato per la prima volta in Italia nel 1991 da Frassinelli col titolo "Condizioni nervose" e ora riedito, con una prefazione di Kwame Anthony Appiah.
Vuk Isakovic raduna i suoi uomini e parte dalle paludi del Danubio verso la Germania. Porta il suo battaglione a combattere in terre lontane ed ignote contro nemici sconosciuti, agli ordini di Maria Teresa e dei suoi generali, per i quali questi soldati non sono che numeri, pedine su un’immensa scacchiera. La vita gli scorre così come sabbia fra le dita, con un senso sempre crescente di inanità, lontano dal fratello che gli insidia la moglie invece di proteggerla, lontano dalla moglie per quasi tutta la sua esistenza e nei momenti più gravi.
Il titolo originale è "Bruna, soroche y los tíos".Il "soroche" è il mal di montagna dovuto alle altitudini andine e nello stesso tempo il torpore, lo stordimento che ne consegue. L’ambiente infatti è quello di una cittadina sperduta sull’altipiano andino, soffocata dalle difficoltà dell’altitudine e dell’isolamento nonché da pregiudizi sociali e religiosi. Una città che vive con la testa volta all’indietro, una città addormentata, confinata tra le montagne, che si nutre delle vicende d’oltreoceano.
L' autrice compie un'analisi di ampio respiro del fenomeno migratorio, considerando i movimenti di popolazioni in tutte le aree del mondo e a partire dal 1500 per arrivare fino all'epoca contemporanea. Agli aspetti quantitativi si affiancano quelli qualitativi in modo tale da riuscire a dare un quadro efficace anche se estremamente sintetico.