di Gracy Pelacani
Un libro di Vincenzo Passerini con la prefazione di Alex Zanotelli
Ricordati che sei stato straniero anche tu
Intervista a cura di Fulvio Gardumi
I cartelloni del progetto “Conosci-mi” sono complessi
Vogliono allontanarsi dai luoghi comuni, ma ci ricadono
di Manuel Beozzo
di Mirza Latiful Haque
Non ci sono più scuse per chiudere gli occhi di fronte agli impatti devastanti dei cambiamenti climatici sulla società e l'ambiente del Bangladesh, uno dei paesi al mondo più vulnerabili.
Gli effetti del riscaldamento globale
Catastrofi ambientali e migrazioni
di Camilla Forti
di Maria Serena Tait
“Mi chiamo Soma Makan Fofana. Vengo dal Mali e sono in Italia da 4 anni. Il motivo per cui ho dovuto lasciare il mio paese è legato all’accaparramento delle terre in Africa”
di Maria Rosa Mura
Ricordo i consigli ai giornalisti che Giovanni De Mauro elencava in un “Internazionale” di maggio. Ne cito solo qualcuno: “Pensa più alla correttezza che all'obiettività. Sii rigoroso. Verifica i fatti spietatamente. Racconta le storie che interessano a te. Fai capire chiaramente quali sono le tue convinzioni e i tuoi pregiudizi, mettili sempre in discussione. Scrivi e parla con la tua voce. Racconta le storie di cui nessuno parla.”
L’educazione alimentare in tutte le famiglie del mondo è da sempre affidata alle donne, che ne tramandano conoscenza e tradizioni. Da qui parte un nuovo viaggio tra le antologie del Concorso letterario nazionale “Lingua Madre” interamente dedicato al cibo, alla sua produzione e distribuzione, al valore che esso ricopre nella vita delle donne, e delle donne migranti, in maniera particolare. La donna nutre e fa cultura, tramanda ricette ed esperienza, attraverso il cibo si prende cura ed entra in relazione con gli altri e le altre, unisce distanze e crea legami.
Molte associazioni trentine si sono fatte un'idea sul flusso sempre più consistente di profughi. Il Gioco degli Specchi ha scelto di lavorare sul tema che lega le migrazioni ai cambiamenti climatici perché lo ritiene fondamentale per il presente e per il futuro di tutti.
La nostra associazione ha preso parte al progetto FEI dal titolo "Dire fare abitare" del Comune di Cremona realizzando una campagna di sensibilizzazione in città che ha previsto la distribuzione, in appositi contenitori, di brani letterari che trattano il tema del gioco e dell'abitare (in allegato i file dei brani distribuiti): abbiamo infatti scelto di usare il gioco come lente per indagare le possibilità di uso e condivisione degli spazi aperti e condivisi.