Collana in ambra, lunga 72 cm, peso 50 gr, colore giallo miele e trasparenza completa, Polonia, fine anni '80; prestata da Maria Rosa Mura.
Due appuntamenti in due giornate, per provare a raccontare in modo diverso la storia delle oltre 40 mila persone arrivate via mare in Italia nel 2014 e per ricordare le 20 mila rimaste nel mare da vent'anni a oggi.
Un libro adatto agli studenti dei primi anni della scuola media, che vede protagonisti alcuni giovani amici, in particolare due ragazze, che vivono a est del muro e che si interrogano e desiderano ciò che dall'altra parte si cela. L'ambientazione è proprio a ridosso dell'abbattimento di quel confine, che viene infatti descritto, con il lieto fine che per entrambe questo produrrà.
Un libro per adolescenti, che infatti vede come protagonisti degli adolescenti (Alex e sua sorella in primo luogo, ma anche i loro amici) e che dunque facilita l'immedesimazione nei giovani lettori. Certo, vivono in un passato che pare remoto agli adolescenti odierni, nei primissimi anni Settanta a Est del Muro e sognano, come molti coetanei, l'ovest, la libertà che rappresenta e che trova in particolare nella musica rock la sua esemplarità.
In Svizzera, nella metà degli anni ‘70, trentamila bambini italiani figli dei nostri emigrati vivevano in clandestinità, “sepolti vivi” nelle case per evitare di essere denunciati ed espulsi. Questa storia ha il merito di raccontarli a partire dalla figura di Teresa, che si nasconde in una soffitta piccola e vuota, dato che che sua madre – lavoratrice stagionale e straniera – non potrebbe portarsela dietro. Quello che ancora non sa è che sta per affrontare una grande avventura, insieme ad un gatto rosso e a un nuovo amico.
Si tratta di un trimestrale, in Italia edito dall'associazione omonima che vanta nomi prestigiosi della cultura nazionale, e che esce anche a Madrid, Berlino, Budapest, Copenhagen, Bucarest e Ulan Bator. Il numero 119, del primo trimestre 2014, celebra i trent'anni della rivista perchè l'edizione italiana e francese sono apparse nel 1984 per iniziativa di Antonin Liehm e Federico Coen, il primo all'epoca in esilio a Parigi dopo la Primavera di Praga.
Le donne di cui si racconta sono una operaia ragazza madre, la sua bambina sordomuta e tre vecchie donne sole che vivono in una Kommunalka, un appartamento comunitario, a Leningrado negli anni Sessanta. Intorno alla bambina e al suo mutismo si instaura un rapporto di intensa collaborazione: le tre donne si occupano di lei in casa, per paura che all'asilo sia discriminata, mentre la madre provvede per loro a tutti i lavori casalinghi.