Agus Morales segue le orme degli esiliati della terra, dà voce a coloro che sono stati obbligati a fuggire. Viaggia alle origini del conflitto in Siria, Afghanistan, Pakistan, Repubblica Centrafricana e Sudan del Sud. Cammina con i centroamericani che attraversano il Messico e con i congolesi che fuggono dai gruppi armati. Si addentra sulle strade piú pericolose, segue i salvataggi nel Mediterraneo, conosce le umiliazioni che soffrono i rifugiati in Europa. E sbarca presso l'ultima frontiera, la piú dura e la piú difficile da attraversare: l'Occidente.
Che cosa possono fare gli immigrati per la montagna italiana e che cosa può quest’ultima fare per loro? A questa domanda rispondono sociologi, antropologi, giornalisti, progettisti, amministratori locali e operatori sociali che, facendo ricerca o gestendo interventi, si occupano del fenomeno migratorio nelle Alpi e negli Appennini.
Quanto i cambiamenti climatici influiscono sulle migrazioni e sulle crisi internazionali? Più il deserto avanza più le ondate migratorie aumentano. Più cresce il pericolo di guerre. Un analista diplomatico (Grammenos Mastrojeni) e un fisico del clima (Antonello Pasini) indicano la strada per gestire cooperativamente il futuro che ci aspetta e che sarà segnato dalla rivoluzione climatica già in atto. Continue ondate migratorie aprono scenari a cui non eravamo preparati e paiono il preludio a esodi di interi popoli.
Nel paesaggio politico contemporaneo, in cui domina ancora lo Stato-nazione, il migrante è il malvenuto, accusato di essere fuori luogo, di occupare il posto altrui. Eppure non esiste alcun diritto sul territorio che possa giustificare la politica sovranista del respingimento. In un’etica che guarda alla giustizia globale, Donatella Di Cesare riflette sul significato ultimo del migrare. Abitare e migrare non si contrappongono, come vorrebbe il senso comune, ancora preda dei vecchi fantasmi dello jus sanguinis e dello jus soli.
Sgomento ed esuberanza, radicamento ed estraneità sono i temi che attraversano questo romanzo, scritto senza la mediazione di un traduttore. La città in cui abita, e che la incanta, è lo sfondo vivo delle sue giornate, quasi un interlocutore privilegiato: i marciapiedi intorno a casa, i giardini, i ponti, le piazze, le strade, i negozi, i bar, la piscina che la accoglie e le stazioni che ogni tanto la portano più lontano, a trovare la madre, immersa in una solitudine senza rimedio dopo la morte precoce del padre.
Questo libro racconta la passione di questa scrittrice per una lingua straniera, l'italiano. Da giovane neolaureata visita per la prima volta Firenze e capisce che deve apprendere la lingua che vi si parla. Prova a studiarlo nella sua città, New York, con una serie di insegnanti private, ma non basta e nemmeno le brevi visite successive, a Mantova, Milano, Venezia, non la appagano. Si trasferisce così a Roma, con tutta la famiglia. E lì comincia la vera avventura, fatta di slanci, entusiasmo e insieme di difficoltà ed estraniamento.
Percorso musicale rap nel corso del quale, grazie alla presenza del formatore musicale, verranno stimolati i partecipanti a creare testi e canzoni partendo da giochi e temi scelti dai ragazzi.
Tutti i venerdì dal 13 luglio al 10 agosto, ore 17 - 19 presso la sala Comunità Famiglia, via Giusti 11, Trento
DESTINATARI: 12 adolescenti/giovani (dai 12 ai 19 anni).
DURATA: 10 ore ( + performance rap “battle”).
In estate proponiamo il corso Rap con Nana Motobi.
In settembre promuoviamo e partecipiamo al Work Camp Oltrepassare le mura.
Dal 29 settembre al 7 ottobre partecipiamo alla Settimana dell'accoglienza con due iniziative.
Roberta Balestrucci Fancellu e Anna Cercignano
"Ken Saro-Wiwa. Storia di un ribelle romantico", Becco Giallo, 2018
USCITA EP: Welcome to Europe! di NANA MOTOBI
Genere musicale: rap/afrobeat