Video documentario montato con stralci delle prime riunioni della rete G2, traccia con ironia la nascita informale della rete G2. Evidenziando questioni e riflessioni comuni ai figli dell'immigrazione.
Dublino, giorni nostri. Lei è un'immigrata dell'est, un'eccellente pianista costretta a fare la colf per mantenere la figlioletta e che ha scelto Dublino per cominciare una nuova vita; lui uno straordinario cantante di strada che per sfamarsi ripara aspirapolveri nel negozio di suo padre. Entrambi hanno un sogno nel cassetto, lei di avere un pianoforte tutto suo, lui quello di incidere un disco con le sue canzoni. Canzoni che ha scritto per una donna speciale che l'ha appena lasciato per trasferirsi a Londra, facendolo piombare nella disperazione.
Uniti dalla passione per la musica i due sconosciuti iniziano a raccontarsi e ad aprirsi fino a toccarsi (nell'anima) attraverso i testi delle canzoni.
Torino, quartiere San Salvario. In questo ghetto per gli immigrati dal terzo mondo si incrociano i destini di cinque persone: Sergio, un ragazzo nato nella periferia torinese, che vive alla giornata sognando di poter viaggiare per il mondo; Judy, un' ex prostituta nigeriana, e la sorella minore Jennifer, costretta a ripercorrere le orme della sorella; Badu, musicista etiope, che accumula denaro con lo spaccio di droga in attesa di raggiungere il successo; Ralmi, minorenne marocchino, che vuole arricchirsi velocemente (e illegalmente) in contrasto ai dettami della fede musulmana. Un giorno Sergio, Badu e Judy si mettono in affari producendo videocassette di false trasmissioni televisive a cui partecipano gli immigrati. Le cassette vanno a ruba, acquistate dagli stessi immigrati protagonisti che le spediscono in patria, ai familiari ignari, come testimonianza del benessere raggiunto.
Girato nel deserto del Sahara, in Niger, in collaborazione con Stefano Liberti e Ferruccio Pastore, il film documenta le difficoltà dei viaggi nel deserto e raccoglie le testimonianze dei migranti stagionali arrestati in Libia e abbandonati alla frontiera nigerina. Il regista ci trasporta al di là del Mediterraneo, raccontandoci la faccia nascosta di un’emigrazione di cui noi vediamo solo la tappa finale: lo sbarco nell’isola di Lampedusa. Ma chi sono questi migranti? Da dove vengono? Perché emigrano? A queste e a tante altre domande, il documentario tenta di dare una risposta, ma soprattutto di mostrarci e di farci percepire il vissuto di questi tanti cittadini africani in fuga dai loro paesi per scelta, per disperazione o anche per desiderio di conoscenza.
Le indagini condotte e le interviste hanno dato vita anche ad un libro del giornalista Stefano Liberti: “A sud di Lampedusa.Cinque anni di viaggi sulle rotte dei migranti”, uscito nell' aprile 2008 per minimum fax.
Difficile scrivere dell’ultimo romanzo di Bijian Zarmandili, autore iraniano da anni residente in Italia. E’ un testo che accanto a squarci inattesi di speranza e di vita affianca solitudine e disperazione, su uno sfondo che, sebbene finzionale, riecheggia rapporti di politica internazionale di grande attualità. La storia si suddivide in due ambientazioni antitetiche l'una all'altra, la prima nella immaginaria città di Katapolis, in Oriente, e la seconda in un’anonima isola italiana, abitata da pochi pescatori.
Roberta Yasmine Catalano ha vissuto quindici anni in Marocco ed ha raccolto le storie degli italiani che vi risiedono o che vi sono legati. Non si tratta di una analisi storica, ma proprio dell'intento dichiarato e commosso di far riemergere nel ricordo tanti italiani emigrati, di dar voce a chi viene del tutto ignorato dalla storia nazionale, a quegli “italiani del Marocco che sembrano non essere mai esistiti”.
La lezione di oggi: Terezia Mora, Tutti i giorni (conclusione). Letteratura e migrazione in Francia.Patrick Chamoiseau.
La lezione di oggi: Terezia Mora, Tutti i giorni.