Si può descrivere un intero paese in poche battute di stampa, in poche pagine? Testimoniare quanto si è conosciuto in lunghi anni di amorosa indagine e farlo comprendere ad altri? Per l'autrice non è possibile, ma ciononostante, attraverso questi quattordici racconti, tenta di trasmettere frammenti della sua conoscenza. Il fatto è che i nostri due mondi si conoscono troppo poco e questo è, anche per il futuro, foriero di innumerevoli, possibili tragedie.E' necessario che qualcuno scavi per raggiungere il livello profondo dove le differenze si annullano.
Un colloquio con la madre ed il quadro di una donna, una tra le prime pittrici moderne siciliane, e di una famiglia che costituisce un punto di riferimento per la vita culturale italiana. La rievocazione, dolorosa, si impernia sugli anni dell'infanzia dell'autrice, quando l'intera famiglia, bambine comprese, fu tenuta prigioniera dai giapponesi a causa dell'antifascismo dei genitori. Nella seconda parte il diario, essenziale ed intenso, che la madre aveva tenuto nel primo periodo di prigionia.
Il libro analizza il doloroso conflitto d’identità di una bambina nata in Brasile da padre di origine tedesca e madre brasiliana, cresciuta all’ombra di una nonna aggrappata ad una presunta superiorità europea.
Etiopia 1937, lo scenario insolito di una guerra che si è preferito dimenticare, riemerge nella quotidianità e nelle tragedie.