

Mondopentola
La cena del Gioco degli Specchi
Mercoledì 29 ottobre alle ore 18:00, presso Il Barycentro, si terrà l'incontro di chiusura del progetto Le città visibili, svolto con SocioCinema Trento, in collaborazione con Il Barycentro e sostenuto dal Comune di Trento e dal Piano Giovani di Zona.
Come ogni primo giovedì del mese ritornano Momenti di conversazione, un incontro per parlare gli uni con gli altri: gli stranieri che studiano italiano per esercitarsi nella lingua, gli italiani per saperne di più del mondo che popola Trento.
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Mondopentola
La cena del Gioco degli Specchi

Inizia martedì 7 ottobre il primo dei 4 incontri di approfondimento sui temi della mostra Autobiografia di un mondo ex: le cose raccontano. Di seguito il programma:
La voce di Giuseppe Battiston accompagna il racconto di tre donne, Gladys, Nasreen e Semhar, e del loro difficile viaggio dal paese d’origine alle coste italiane. Il racconto delle tre donne segue tre filoni di racconto: la memoria del viaggio, l’attraversata del mare, la loro vita oggi.
Gli interventi di Marco Paolini aiuteranno lo spettatore, e Battiston stesso, a capire le direzioni, i flussi e le barriere delle migrazioni verso l’Europa. Marco Paolini, con la sua arte tra studio e scoperta, fornisce a Battiston altri strumenti di comprensione disegnando su tre grandi mappe geografiche che Giuseppe poi appende alle tre pareti della sua stanza.
Mentre le donne raccontano, la stanza di Giuseppe Battiston va riempiendosi di oggetti e simboli che incontriamo nelle loro storie: alla fine Giuseppe è attorniato dagli oggetti, i segni, le parole, le mappe, i ricordi della sua nuova conoscenza.
Quali sono le tracce dell’avventura coloniale italiana a Roma? Roma negata è un viaggio attraverso la città per recuperare dall’oblio un passato coloniale disconosciuto e dare voce a chi proviene da quell’Africa che l’Italia ha prima invaso e poi dimenticato. Igiaba Scego racconta i luoghi simbolo di quel passato coloniale; Rino Bianchi li fotografa, assieme agli eredi di quella storia. Il risultato è una costruzione narrativa e visiva di un’Italia decolonizzata, multiculturale, inclusiva, dove ogni cittadino possa essere finalmente se stesso.