Michele Colucci e Stefano Gallo curano una raccolta di saggi in cui analizzano gli spostamenti di italiani, stranieri, giovani, persone in età avanzata, lavoratori, lavoratrici, studenti, studentesse, disoccupate, disoccupati entro la nostra penisola: formano catene, attivano relazioni, modificano i luoghi con cui entrano in contatto.
Sarebbe riduttivo definire il testo d’esordio di Giovanna Pandolfelli una raccolta di racconti, poiché si tratta di un lavoro composito che vede una prefazione di taglio saggistico sul tema del bilinguismo e un coronamento della medesima natura a firma di FranÇois Grosjen tradotto dall’autrice stessa.
Costa d’Avorio, fine anni ’70, anni della spensieratezza: Aya, 19 anni, vive a Yopougon, quartiere popolare d’Abidjan. A differenza delle sue due amiche, che non pensano che a divertirsi la notte nei maquis e a sedurre i buoni partiti, Aya preferisce stare a casa a studiare. Attorno a loro si incrociano altri personaggi divertenti come il padre donnaiolo di Aya, il figlio di papà Moussa, le mamme che cercano di proteggere le loro figlie scatenate e Gregoire detto il “parigino”… Film di animazione che nasce da un fumetto divenuto famoso scritto dai registi Marguerite Abouet e Clément Oubrerie.
Ecco una serie di puntate, in onda a Radio Big World, interamente ascoltabili in podcast qui
Si tratta di consigli di lettura a cura di Maria Rosa Mura su tematiche ambientali e migrazioni.
OPEN LAB ART: laboratorio artistico per rifugiati che si svolge ogni martedì a partire da novembre dalle 10 alle 12 alla residenza Fersina, via al Desert, Trento. Qui le foto
Sono tre le città descritte in questo testo, per ragazzi e non solo: Ottavia è sospesa nel vento, fatta di corde che creano una rete intricata ondeggiante sopra un precipizio, costantemente controllata, nodo per nodo, vissuta da persone che si sono adattate a questa vita instabile. I giovani apprendono e seguono le norme rigorose di un continuo lavoro e di una attenzione costante, le loro violazioni sono semmai acrobazie e gare spericolate.
"Wallah - Je te jure"' racconta le rotte migratorie dall'Africa occidentale all'Italia, passando per il Niger, attraverso le storie e le testimonianze di donne e uomini in viaggio e delle loro famiglie. Villaggi rurali sel Senegal, stazioni degli autobus, "ghetti" dei trafficanti, case e piazze italiane fanno da sfondo a viaggi coraggiosi, dalle conseguenze spesso drammatiche. Alla frontiera europea che - "lo giuro su Dio" - alcuni dei protagonisti attraverseranno, si aggiungono poi le barriere della vita quotidiana in Italia.
Assistenti di produzione: Elisabetta Jankovic, Giacomo Zandonini. Prodotto da OIM - Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.
Trailer qui
E' stato proiettato a Trento, con la presenza del regista e di Giacomo Zandonini, il 14 dicembre 2016. Qui l'appuntamento con i dettagli
Continuano i Momenti di conversazione. A partire da aprile ci incontriamo nella sala della «Comunità di famiglie di via Giusti», via Giusti 11, Trento. Dall'autunno la cadenza è settimanale: ogni giovedì dalle 19.30 alle 21.
14 dicembre ore 21 - Cinema Astra
WALLAH - Je te jure di Marcello Merletto (Italia/Niger, 2016) - 63 min.
Assistenti di produzione: Elisabetta Jankovic, Giacomo Zandonini. Prodotto da OIM - Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.
A questo link è visibile e scaricabile il numero speciale uscito nell'ottobre 2016 sul tema Il rifiuto della Terra