Quando le convinzioni personali contano di più della realtà concreta
di Verdiana Fronza
Percorsi autobiografici nel carcere di Sollicciano
di Katia Raspollini
EDOARDO
Oggetto di gran valore affettivo
Il futuro passa dalla voglia di creare occasioni per cambiare
di Valentina Re
Se i rifugiati giocano a basket
di Manuel Beozzo
Riflessioni di Serenella Iovìno sull'ecologia come visione delle connessioni*
di Maria Rosa Mura
di Maria Rosa Mura
In tempi bui non serve cercare soluzioni in grandi teorie, ma bisogna provare a trovarle "negli incerti e spesso deboli lumini che alcuni uomini accendono", scriveva Hannah Arendt.*
Alcuni tra gli autori più noti per la letteratura d'infanzia si incontrano in questo volume che raccoglie storie, vere, di bambini migranti: Alex, che fuggì da Sarajevo; di Gina, che emigrò negli Stati Uniti; dei due fratellini haitiani adottati; del piccolo Hazem, che dalla Siria arrivò in Germania; del giovane Hailè, giunto in Italia dall'Eritrea; della famiglia di Ferrara che trovò riparo in Svizzera; di Claudia, la piccola rom; di Casimiro, che viaggiò dalla Polonia a Milano in un TIR; di Emanuele, che ora vede la sua Napoli solo alla TV; di Shaira, che cercava un luogo pacifico dove fa
Open Lab Art 2017
Open Lab Art non si era interrotto con la mostra a Palazzo delle Albere, ma i richiedenti asilo avevano continuato a tenerlo vivo e incontrarsi.
Claude e Marie Verneuil, appartenenti alla grande borghesia di provincia, sono una coppia di genitori molto tradizionali, che si dichiarano di mentalità aperta. Le loro amate figlie si sono innamorate di uomini di origini e fedi differenti dalle loro e i due sono costretti a far buon viso a cattiva sorte. Senza voler sembrare razzisti, Claude e Marie hanno sempre desiderato che le loro ragazze si sposassero in chiesa seguendo i loro valori e ben presto la figlia minore sembra accontentare i loro desideri, incontrando un buon ragazzo cattolico, che però è di origine ivoriana.