
Da un'idea di due ex-studenti di architettura francesi, trasferitisi a Berlino dove hanno fondato l'atelier LIMO, che in esperanto vuol dire "frontiera". Il documentario racconta di un viaggio lungo l'antica cortina di ferro, dal mar Baltico a quello Adriatico, alla ricerca di coloro che da questa ex frontiera sono stati segnati per la vita. Olaf, Zbigniew, Vaclav e Vanda non si conoscono, ma ognuno di loro ha la sua storia da raccontare su questa frontiera che unisce, isola, distrugge e ricostruisce. Questo il sito dell'Atelier dove si può trovare il trailer del documentario: http://www.atelier-limo.eu./it/pages/3/films.html
Adattamento del romanzo di Albert Camus, questo film ripercorre a ritroso le vicende di un personaggio, silenzioso e deciso, che ricerca nel proprio passato anche doloroso le convinzioni che lo hanno portato ad essere ciò che è nel presente. Lo stile del regista è come sempre asciutto ed elegante, evita inutili infarcimenti estetici e si concentra sulla pulizia e sull'efficacia dell'inquadratura. Protagonista è lo scrittore Jean Cormery che ritorna nella sua patria d'origine, l'Algeria, per perorare la sua idea di un paese in cui musulmani e francesi possano vivere in armonia come nativi della stessa terra. Ma negli anni '50 la questione algerina è ben lontana dal risolversi in maniera pacifica. L'uomo approfitta del viaggio per ritrovare sua madre e rivivere la sua giovinezza in un paese difficile ma solare. Insieme a lui lo spettatore ripercorre dunque le vicende dolorose di un bambino il cui padre è morto durante la Prima Guerra Mondiale, la cui famiglia poverissima è retta da una nonna arcigna e dispotica.
L'editore Donzelli riprende un racconto scritto e illustrato da Tashlin nel 1946, solo apparentemente per bambini, fiaba e satira moderna.
Un orso esce dal suo letargo e non trova più il bosco che ha lasciato prima dell'inverno. Al suo posto solo fabbriche, capannoni e ciminiere. Ha un bel dire che è un orso, tutti lo definiscono "solo un babbeo col cappotto di pelliccia e la barba da tagliare", un operaio che non ha voglia di lavorare.
In anni recenti Chiara Ingrao pubblica testi di narrativa. Questo è una favola dolce dedicata alle nuove generazioni di bambini che magari hanno la pelle un po' scuretta, ma sono italianissimi e tifano per la Maggica Roma.
Proprio grazie alla magia, di una aristocratica strega-gattara, Habiba riesce a vincere le sue paure, a scoprire cos'è e cosa sa fare, a stringere legami di amicizia profonda e felice.
Per la Sede RAI di Trento continua il programma radiofonico "Liberi di vivere", in studio Giorgio Balducci, programmista regista della RAI e Maria Rosa Mura, letture a cura dell'attore Mario Cagol.
Quando il terribile Cane Nero si presenta fuori da casa Hope, tutti scappano impauriti. Tutti tranne la più piccola della famiglia, che con il suo coraggio saprà "ridare" all'animale le giuste dimensioni. Un libro che insegna ai bambini (e non solo) a guardare in faccia e ad affrontare le proprie paure e le proprie ansie, non importa l’età. Magari scoprendo che non sono poi così tremende come uno pensa.