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La perla dell'Africa sotto il baobab

Continuano gli appuntamenti all'ombra del nostro baobab 

Ore 15.00 
IL MIGLIO: varietà, proprietà e ricette. 
Da un proverbio africano:
“La miglior sposa è colei che sa preparare la boule de mil”

Ore 17.00
COLTIVAZIONI IN AFRICA: problematiche e opportunità
E in più piccola sorpresa ….

Momenti di conversazione

"Storia e luoghi di Trento": questo l'argomento per le tradizionali conversazioni tra italiani e stranieri organizzate dal Gioco degli Specchi, per esercitarsi a parlare italiano e per conoscersi

Momenti di conversazione

Italiani e stranieri si trovano intorno a un tavolo per parlare di un tema definito: "la ricerca del lavoro"

Festa delle Donne

Tante,‭ ‬tutte diverse,‭ ‬vivono in città o a Catania o in Bolivia:‭ ‬la vicina di casa con una lunga vita da raccontare,‭ ‬la richiedente asilo iraniana,‭ ‬la donna impegnata a scuola e in teatro,‭ ‬l'imprenditrice agricola...‭ 
E ancora donne meritevoli di essere ricordate nella toponomastica cittadina.
L'associazione Il Gioco degli Specchi,‭ ‬che cura l'organizzazione‭ ‬per la circoscrizione S.Giuseppe‭ ‬-‭ ‬S.Chiara,‭ ‬propone un pomeriggio di incontri tra persone,‭ ‬donne e tutti quelli che sono loro cari.‭ 

Liberi di vivere. Programma radiofonico. Ultima puntata

Per la Sede RAI di Trento continua il programma radiofonico "Liberi di vivere‬", in studio Giorgio Balducci, programmista regista della RAI e Maria Rosa Mura, letture a cura dell'attore Mario Cagol. 

XIII e ultima puntata: Conclusioni in studio ripensando all'emigrazione italiana con il giornalista Maurizio Tomasi, vicepresidente del Gioco degli Specchi e direttore del periodico dell'Associazione Trentini nel mondo Onlus. 

Liberi di vivere. Programma radiofonico

Per la Sede RAI di Trento continua il programma radiofonico "Liberi di vivere‬", in studio Giorgio Balducci, programmista regista della RAI e Maria Rosa Mura, letture a cura dell'attore Mario Cagol.

XII puntata: Un muro sorge per preservare l'integrità e impedire la fuga, come quello di Berlino, per isolare il 'nemico' e controllarlo, come in Palestina, per la necessità di difendersi da una pretesa invasione, come le barriere contro l'immigrazione.

Liberi di vivere. Programma radiofonico

Per la Sede RAI di Trento continua il programma radiofonico "Liberi di vivere‬", in studio Giorgio Balducci, programmista regista della RAI e Maria Rosa Mura, letture a cura dell'attore Mario Cagol. 

XI puntata: Se il muro di Berlino è stato il doloroso simbolo della Guerra fredda, quello in Palestina è Il Muro.

Imprigiona i Palestinesi ai quali non è lasciata altra scelta che quella tra l'occupazione e l'esilio. Molti rinunciano a vivere per una lotta che non è mai eroica, molti altri muoiono troppo giovani. 

Liberi di vivere. Programma radiofonico

Per la Sede RAI di Trento continua il programma radiofonico "Liberi di vivere‬", in studio Giorgio Balducci, programmista regista della RAI e Maria Rosa Mura, letture a cura dell'attore Mario Cagol.  

Giraffada

Regia: 
Rani Massalha
Paese di produzione: 
Italia, Francia, Germania, Palestina
Anno: 
2014
Durata: 
85
Locandina: 
Sinossi: 

Giraffada, liberamente ispirato ad eventi realmente accaduti nel 2002 a Qalqilya, racconta una situazione di cattività, quella degli animali dello zoo, come specchio della situazione in cui vivono i palestinesi dei territori occupati. Yacine è il veterinario di uno zoo di Qalqilya, cittadina palestinese a ridosso della West Bank. Vive da solo con il figlio Ziad, un ragazzino che adora gli animali, soprattutto le due giraffe dello zoo, Rita e Brownie. Quando Brownie cade vittima di un bombardamento Rita smette di nutrirsi e Yacine e Ziad devono inventarsi un modo di procurarle un nuovo compagno. Ma entrare e uscire dalla zona controllata dai soldati israeliani è assai difficile, figuriamoci insieme a una giraffa. Giraffada utilizza l'animale "nato da un cammello e da un leopardo" come testimone del desiderio del popolo palestinese di sollevare lo sguardo oltre i muri e le ottusità degli uomini.
Rani Massalha è un regista nato in Francia da padre palestinese e madre egiziana e riesce a ricreare efficacemente il clima di oppressione nei territori occupati, raccontando il "potere magico" di un ragazzino che non si rassegna allo stato delle cose ma continua a sperare (e pregare, al contrario del padre che "non va più alla moschea") in un miracolo.

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