Tu sei qui

Gli uomini non sono alberi

Film
LA RASSEGNA GLI UOMINI NON SONO ALBERI
I film e i documentari sono utili per comprendere il fenomeno migratorio e conoscere storie e luoghi di altri paesi, punti di vista diversi e nuove realtà. L'aspetto forse più interessante di questo mezzo espressivo è che i registi generalmente non scelgono di fare un discorso didascalico e compiuto sul tema dell'emigrazione, magari scendendo nel dettaglio sulle motivazioni personali dei migranti e sul contesto politico ed economico dei paesi di provenienza. Al contrario, prevale una sorta di sguardo esistenziale che cerca di entrare nella dimensione del viaggio, facendoci percepire il peso fisico e mentale di questi corpi in transito, di queste vite perennemente in sospeso tra un confine e l'altro.

24 SETTEMBRE

FORMAT
Via Zanella 10/2, Trento

ORE 9.00

A SUD DI LAMPEDUSA
di Andrea Segre
Italia, 2006, 32’

Girato nel deserto del Sahara, in Niger, in collaborazione con Stefano Liberti e Ferruccio Pastore, il film documenta le difficoltà dei viaggi nel deserto e raccoglie le testimonianze dei migranti stagionali arrestati in Libia e abbandonati alla frontiera nigerina. Il regista ci trasporta al di là del Mediterraneo, raccontandoci la faccia nascosta di un’emigrazione di cui noi vediamo solo la tappa finale: lo sbarco nell’isola di Lampedusa. Ma chi sono questi migranti? Da dove vengono? Perché emigrano? A queste e a tante altre domande, il documentario tenta di dare una risposta, ma soprattutto di mostrarci e di farci percepire il vissuto di questi tanti cittadini africani in fuga dai loro paesi per scelta, per disperazione o anche per desiderio di conoscenza.
Le indagini condotte e le interviste hanno dato vita anche ad un libro del giornalista Stefano Liberti: “A sud di Lampedusa.Cinque anni di viaggi sulle rotte dei migranti”, uscito nell' aprile 2008 per minimum fax.
Si aspettava il regista Andrea Segre per un intervento al termine della proiezione, ma nello stesso giorno a Roma c'è l'anteprima di 'Come un uomo sulla terra'. .

ORE 11.00
 
LA STRADA DEL SUCCESSO
di Angelo Signorelli, Sergio Visinoni
Italia, 2007, 85’

Tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta il Canada è stato per moltissimi italiani l’occasione della vita. Un territorio immenso e pochissimo popolato, un’economia in grande espansione, un bisogno enorme di mano d’opera. Il Grande Paese si stava formando, un nuovo sogno “americano” diventava per molti realtà. Tanti hanno fatto fortuna, molti hanno trovato benessere e prosperità. Con il loro lavoro, fatto spesso di fatica e forza di volontà, hanno contribuito tutti alla costruzione del Canada moderno.
È presente Sergio Visinoni.

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CINEMA TEATRO S. MARCO
via San Bernardino 8, Trento

ORE 17.30

SOTTO IL SOLE NERO
di Enrico Verra
Italia, 2005,  93’

Torino, quartiere San Salvario. In questo ghetto per gli immigrati dal terzo mondo si incrociano i destini di cinque persone: Sergio, un ragazzo nato nella periferia torinese, che vive alla giornata sognando di poter viaggiare per il mondo; Judy, un ex prostituta nigeriana, e la sorella minore Jennifer, costretta a ripercorrere le orme della sorella; Badu, musicista etiope, che accumula denaro con lo spaccio di droga in attesa di raggiungere il successo; Ralmi, minorenne marocchino, che vuole arricchirsi velocemente (e illegalmente) in contrasto ai dettami della fede musulmana. Un giorno Sergio, Badu e Judy si mettono in affari producendo videocassette di false trasmissioni televisive a cui partecipano gli immigrati. Le cassette vanno a ruba, acquistate dagli stessi immigrati protagonisti che le spediscono in patria, ai familiari ignari, come testimonianza del benessere raggiunto.
È presente il regista che completa la visione con degli interventi.

ORE 21.00

ONCE
di John Carney
Irlanda, 2006, 91’

Dublino, giorni nostri. Lei è un'immigrata dell'est, un'eccellente pianista costretta a fare la colf per mantenere la figlioletta e che ha scelto Dublino per cominciare una nuova vita; lui uno straordinario cantante di strada che per sfamarsi ripara aspirapolveri nel negozio di suo padre. Entrambi hanno un sogno nel cassetto, lei di avere un pianoforte tutto suo, lui quello di incidere un disco con le sue canzoni. Canzoni che ha scritto per una donna speciale che l'ha appena lasciato per trasferirsi a Londra, facendolo piombare nella disperazione.
Uniti dalla passione per la musica i due sconosciuti iniziano a raccontarsi e ad aprirsi fino a toccarsi (nell'anima) attraverso i testi delle canzoni.

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25 SETTEMBRE

FORMAT
Via Zanella 10/2, Trento

ORE 9.00

G2
di Maria Rosa Jijon
Italia, 2005/2006, 10'

Video documentario montato con stralci delle prime riunioni della rete G2, traccia con ironia la nascita informale della rete G2. Evidenziando questioni e riflessioni comuni ai figli dell'immigrazione.

"G2: FORTE E CHIARO"
di Maria Rosa Jijon / Rete G2
Italia, 2006, 5'

I figli degli immigrati hanno voglia di urlare. Questo video raccoglie le urla di sfogo e di rabbia di alcuni figli di immigrati nati o cresciuti in Italia che chiedono che il Paese si renda conto della loro esistenza e dei loro bisogni. Chiedono di avere la cittadinanza italiana per avere le stesse opportunità dei loro coetanei.

ONDE G2 – BACKSTAGE
di Medhin Paolos
Italia, 2008, 5'40''

Nuove "Onde" sono arrivate.OndeG2 è uno spazio radiofonico ideato e realizzato dalla Rete G2 in collaborazione con Radiopopolare. Questo video è un mix d' interviste passate, commenti divertenti, voci dal backstage, riflessioni sulle seconde generazioni e tutti i temi che abbiamo trattato, il tutto accompagnato da immagini fisse prese da diversi momenti di redazione e non solo.

G2: QUANTO&QUANDO
di Mariana Ferratto
Italia, 2008,  5'

Il video rappresenta in maniera ironica il sentirsi italiani da parte dei figli degli immigrati cresciuti in italia. Quanto e quando ci si sente italiani?

Dialogo con Mariana Ferratto

ORE 11

UN PO’ D’INDIA
di Stefania Casini
Italia, 2006, 60’

La pianura padana come il Punjab. Sono più di 2000 i Sikh nella provincia di Reggio Emilia, i temibili uomini dal turbante descritti da Salgari come spietati guerrieri, sono in realtà uomini gentili che, per il tradizionale rispetto che hanno delle mucche, fanno i mandriani e si occupano di loro nelle grandi stalle della pianura padana. Le famiglie sono venute qui dal Punjab con la voglia di farsi un futuro, di fare soldi e poi chissà un giorno tornare. Sono arrivati con le loro spezie, le loro preghiere, i loro canti, le loro mogli. Oggi che sono integrati nella società italiana, cercano di mantenere gelosamente la loro cultura, i loro principi,  ma i figli, che mordono il freno, vogliono sentirsi uguali agli altri ragazzi "del muretto".

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CINEMA TEATRO S. MARCO
via San Bernardino 8, Trento

ORE 17.30  

TUTTO TORNA
di Enrico Pitzianti
Italia, 2008, 81'

Dal suo paese del nord della Sardegna, il ventenne Massimo arriva a Cagliari per gli studi universitari e per lavorare nel disco-bar dello zio Giuseppe. Brillante e ironico, appassionato conoscitore di letteratura, Massimo si dedica alla scrittura ed ha l’obiettivo di far pubblicare un suo romanzo. Si ritrova in un contesto che ha ormai tutti gli aspetti di una moderna città multirazziale (Cagliari, quartiere della Marina), si infatua di una giovane danzatrice cubana attraverso la quale conosce alcuni artisti che lavorano con materiali riciclati, costituendo una nuova filosofia del vivere contemporaneo il cui solido concetto di base è che “tutto torna”. Ma come in ogni “romanzo di formazione”, la sua quotidianità ricca di curiosità e stimoli sarà presto messa in crisi.

ORE 21.00

LA TERRAMADRE
di Nello LaMarca
Italia, 2008, 120'

Il film racconta le vicende di Gaetano e di Alì. Il primo vive a Palma con la zia.
Il padre Antonio è emigrato in Germania dove progetta di aprire un bar e vuole che anche Gaetano lo segua, che anche questi fugga da una terra che per lui ha sempre rappresentato miseria e morte. Ma Gaetano non vuole partire, un legame forte, per certi versi inspiegabile, lo tiene legato alla sua terra. Lì è sepolta sua madre  con la quale continua a dialogare nelle frequenti visite alla sua tomba. Alì è invece un migrante clandestino, sfruttato come lavoratore irregolare, costretto a riprendere una fuga senza meta che sembra infinita.
Le storie parallele dei due personaggi ad un certo punto finiranno per incrociarsi, per specchiarsi l'una nell'altra, accomunate dalla disperata condizione dell'impossibilità di gestire ed orientare il proprio destino.
Interviene il regista.

26 SETTEMBRE

FORMAT
Via Zanella 10/2, Trento

ORE 9.00

MERICA
di Federico Ferrone, Michele Manzolini, Francesco Ragazzi
Italia, 2007, 65’

Sono 25 milioni i discendenti di immigrati italiani che vivono oggi in Brasile, quasi tutti pronipoti di quanti, a partire da fine ‘800, abbandonarono un’Italia, perlopiù contadina e povera, per un continente che prometteva ricchezza e benessere. Ma in appena un secolo i flussi migratori si sono completamente rovesciati. Se prima l’Italia era un paese da cui fuggire, essa è divenuta adesso parte di quel Primo Mondo a cui tutti aspirano. Solo la condizione dei migranti non sembra cambiare.
Due dei registi sono presenti.

ORE 11

ADISA O LA STORIA DEI MILLE ANNI
di Massimo Domenico D'Orzi
Italia, 2004, 80’

Adisa è una bambina ma fa parte di quel popolo dei rom ancora oggi misterioso e sconosciuto ai più.
Il documentario, nato per documentare la vita, la storia, la cultura del popolo rom all'interno delle comunità della Bosnia Erzegovina, un paese in cui le ferite della guerra sono ancora aperte, riesce a cogliere la dimensione più profonda e misteriosa che è la vera essenza di quel popolo e della sua cultura, lasciando ai rom il diritto di testimoniare la propria presenza nella Storia.
Interviene GianLuca Magagni, responsabile per la sezione regionale di A.I.Z.O. (Associazione Italiana Zingari Oggi) con un intermezzo musicale del gruppo Vagane Sinti.
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CINEMA TEATRO S. MARCO
via San  Bernardino 8, Trento

ORE 17:30

IL PASSAGGIO DELLA LINEA
di Pietro Marcello
Italia, 2007,  60’
Il passaggio della linea è un ‘viaggio’ lungo l’Italia cadenzato dal ritmo dei treni espressi a lunga percorrenza, da tempo abbandonati ad un destino di lento degrado, che attraversano la penisola da sud a nord e viceversa, in un percorso che va dalla notte al mattino. Una carrellata di paesaggi, architetture, volti, dialetti e voci, vite che si mescolano in un corpo unico a bordo dei treni.
All’interno degli scompartimenti spogli si intrecciano le vite di passeggeri che spesso parlano lingue diverse e portano con sé storie lontane.

ARANDORA STAR. UNA TRAGEDIA DIMENTICATA
di Paolo Bertola
Italia, 2004, 40'

Il 2 luglio 1940, al largo delle coste dell'Irlanda, un sottomarino tedesco affondò l'Arandora, una nave da crociera requisita dalla Marina inglese, priva delle insegne della Croce rossa per segnalare la presenza a bordo di 1.200 prigionieri civili che venivano deportati in Canada. Piu' di 800 uomini persero la vita. Fra questi, 446 emigrati italiani arrestati dal governo inglese poche ore dopo la dichiarazione di guerra di Mussolini. Inutilmente le loro famiglie cercarono di ottenere verità e giustizia.
Dopo sessant'anni un rappresentante del governo inglese ha ammesso le responsabilità britanniche e la vicenda è tornata alla ribalta nel 2002 grazie al libro della studiosa Maria Serena Balestracci "Arandora star, una tragedia dimenticata".

ORE 21

I DIARI DELL’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO:
IL RITORNO DI RAÙL – IL RITORNO DI HOCINE
di Alessandro Rosetto, Leonardo di Costanzo
Italia, 2007, 70’

Dopo il documentario sull'orchestra multietnica nata a Roma nel quartiere Esquilino (L'orchestra di Piazza Vittorio), i protagonisti della stessa avventura, Agostino Ferrente e Mario Tronco, hanno promosso la realizzazione di ritratti dei singoli musicisti. I primi due sono stati realizzati in Argentina da Alessandro Rossetto e in Tunisia da Leonardo Costanzo.

SOLO SILENZIO
di Massimo Manincor, Sara Perugini, Luigi Tonezzer
Italia, 2006, 15’

“Il cinema è molto importante per noi. Significa essere vivi”: Razi e Sohelia Mohebi hanno una piccola casa di produzione cinematografica in Afghanistan. Non è facile, nei loro lavori, parlare della vita e delle difficoltà del loro paese: subiscono ripetutamente delle minacce e un giorno Razi viene addirittura rapito e picchiato. Durante la realizzazione di un film-documentario sull’uccisione di tre giornaliste arrivano in Italia, ospiti del Religion Today Filmfestival. È la loro fortuna: in quei giorni la loro casa di produzione viene chiusa ed essendo troppo pericoloso ritornare in Afghanistan, si trovano a dover ricominciare una nuova vita a Trento.
Intervengono i due protagonisti.

La rassegna vede molte proiezioni nelle scuole di Trento ed ha una continuazione con due serate a Denno.
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27 SETTEMBRE
Repliche con proiezioni serali nelle circoscrizioni di Gardolo, S.Giuseppe-S.Chiara, Oltrefersina.

EVENTO SPECIALE
La Foresta dei racconti abit(at)i, Festa nazionale dei Lettori de IL GIOCO DEGLI SPECCHI, Presidio del Libro di Trento